Autore disco: |
The Fall |
Etichetta: |
Action Records (GB) // Narnack Records (USA) |
Link: |
www.visi.com/fall/ www.action-records.co.uk www.narnackrecords.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2003 / 2004 |
Titoli: |
1) Green Eyed Loco-Man 2) Mountain Energei 3) Theme from Sparta F.C. 4) Contraflow 5) Last Commands of Xyralothep Via M.E.S. 6) Janet, Johnny & James 7) Past, No. 2 8) Open the Boxoctosis, No. 2 9) Loop41 'Houston 10) Mike's Love Xexagon 11) Proteinprotection 12) Recovery Kit // 1) Green Eyed 2) Mountain 3) Sparta 2XX 4) Cowtraflow 5) Xralothep 6) Janet vs Johnny 7) Boxoctosis 8) The Past 9) Mad Mock Goth 10) Protein Protection 11) Mike's Love Hexagon 12) 41 Loop/Houston 13) Portugal 7) Recover Kit 2# |
Durata: |
44:25 // 52:25 |
Con: |
Mark E. Smith, Ben Pritchard, Jim Watts, Elenor Smith, Simon `Ding` Archer, Dave Milner, Ed Blaney, S. Beswick, The Plouty |
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immarcescibili |
x e. g. (no ©) |
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Sono talmente instabili, i Fall, che la formazione presente in quest`ultimo disco è già cambiata, e la stessa era già diversa da quella vista nei concerti italiani del 2002. Quale aggiornamento diciamo che, nei concerti più recenti, c`è stato il ritorno del batterista Spencer Birtwistle, al posto di Dave Milner, e l`ingresso del bassista Steven Trafford in sostituzione di Simon `Ding` Archer. Le alterne fortune del gruppo non sembrano comunque risentire di questa instabilità , bensì di quella, ben più disgregante, del leader massimo Mark E. Smith che è, per natura, un genio confusionario, privo di metodo, dedito a ogni tipo di eccesso, rissoso, incostante e presuntuoso, ma talmente sensibile al fascino femminile da far si che gli apici del gruppo coincidano sempre con l`ingresso di nuove donne, meglio se sue compagne di letto. Ieri era il turno di Laura Elise Salenger (Brix) ed oggi è quello di Elini Poulou (o Elena, o Elenor... probabilmente anche `The Plouty`, tastierista di origine greca e nuova signora Smith). Questo è il miglior disco dei Fall dai tempi di “The Light User Sindrome” (1996!?!) e penso che il segreto di tale miracolo sia da ricercare proprio nel fascino della tenebrosa Elenor. Si tratta di un lavoro dalla gestazione piuttosto tormentata, il missaggio originale venne infatti trafugato e fatto circolare su internet, costringendo Smith ad un nuovo missaggio, quindi il disco uscì nel Regno Unito nell`autunno del 2003 e, dopo quasi un anno, viene pubblicazione in una nuova versione, che diverge considerevolmente dalla precedente, diretta al mercato americano. Se aggiungete a tutto ciò il fatto che la versione inglese - non ho capito se per intero o solo per quanto riguarda le prime copie pressate - presenta dei macroscopici errori nell`ordine in cui sono elencati i brani (quello che riportiamo sopra è l`ordine) converrete che il caos è quasi totale. La versione americana, oltre che nelle note e nella grafica, diverge da quella inglese anche per la scaletta, per la successione dei brani, per i titoli degli stessi e per alcuni missaggi. Nella versione americana sono presenti due titoli in più (Mad Mock Goth e Portugal) che, in versione diversa, erano stati pubblicati su singolo, il primo è molto bello mentre avrei fatto volentieri a meno del secondo. E` però il missaggio diverso di Theme from Sparta F.C. e Recovery Kit, considerevolmente diverso nel primo dei due titoli, a stabilire la maggiore differenza fra i due CD: l`arrangiamento di Theme from Sparta F.C. più azzeccato è quello dell`edizione inglese. I brani sono tutti scritture originali, ad eccezione di Houston, composta da Lee Hazlewood e tratta dal repertorio di Dean Martin. Si tratta di una ballata che va ad affiancare le ondulazioni semiacustiche di Janet, Johnny & James (nel disco americano Janet vs Johnny). Il resto del disco è segnato da quella miscela di rock primordiale e sperimentazione, di antico e moderno, che da sempre caratterizza la produzione del gruppo. In alcune tracce c`è un raddoppiamento del basso, Jim Watts + Simon `Ding` Archer, allo scopo di potenziare l`elemento ritmico, si tratta di una novità nell`economia del gruppo, laddove in passato (in buona parte delle formazioni comprese fra “Hex Enduction Hour” e “The Light User Sindrome”) era stato utilizzato spesso l`escamotage del raddoppiamento di batteria. La parte del leone viene comunque fatta, come sempre, dalla particolare voce del leader, ora arrochita dalle intemperie e ora ubriaca di fumo, ma ancora in grado di dare all`interpretazione il massimo dell`espressività e, inoltre, affatto originale per timbro e pronuncia. In “Country On The Click” non c`è nulla che non sapessimo, alla fine dei conti, ma la musica dei Fall è sempre stata talmente originale che ancor oggi, a oltre cinque lustri dagli inizi, resta assolutamente unica e inconfondibile. Un consiglio finale: andate a visitare il sito ufficiale del gruppo, all`indirizzo sopra segnalato, perchè ci sono un sacco di cosette (la piccola galleria fotografica che segue è totalmente tratta da lì).
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