Riferirsi agli australiani Loop Orchestra come un collettivo dalle attività parche non renderebbe bene l`idea della situazione; in circa vent`anni hanno suonato dal vivo in pratica una volta all`anno incidendo appena tre dischi, una miseria verrebbe da dire. E invece diamo credito ancora una volta a quel detto che dice meglio pochi ma buoni e quindi ben vengano atteggiamenti cauti nei confronti della iperproduzione. In questo terzo disco, pubblicato dall`australiana Quecksilber ci sono registrazioni che coprono un arco di tempo relativamente grande che va dal 1998 ai giorni nostri. I quattro pezzi del disco sono per metà esibizioni live e per l`altra lavori su commissione per emittenti radio. La peculiarità di questa Orchestra è l`uso esclusivo di materiale analogico per la produzione della loro musica, avvalendosi di una reel-to-reel tape machine, in pratica una macchina costituita da due avvolgitori aperti per nastri a bobina; un`austerity solo formale a giudicare dagli ottimi risultati raggiunti. Musicalmente ci troviamo di fronte ad una serie di loop suonati fino alla saturazione che si susseguono e si sovrappongono con metodo in un gioco che tende ad intrappolare la mente in un circolo sonoro senza fine, in cui è pressochè arduo percepire il momento in cui si determina il passaggio da un movimento ad un altro o in cui si verifichi il cambio di atmosfera; ci si ritrova avvolti in spire ipnotiche e multiformi, come in una articolata colonna sonora(Son of not overtly orchestral), senza sapere il come e il perché. Difficile capire la natura di questi materiali elaborati; probabilmente, oltre al taglia e cuci su nastri musicali vari, ci sono anche una buona dose di field recordings (Radiophony) e sicuramente un discreto uso di parti vocali (Profiles). Il risultato finale è una musica in continuo mutamento eppure compatta e compiuta, che mi ha ricordato nella sostanza i lavori di Philip Jeck, ai cui fan questo disco è certamente consigliato; un gigantesco ed unico blob prende forma lentamente, che avvolge e che spinge all`abbandono, ti inchioda all`ascolto mantenendo un equilibrio e una coerenza di fondo dai risultati davvero notevoli e sorprendentemente coinvolgenti.
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