Già dai primi trenta secondi un'idea precisa, un ricordo, mi si inchioda in testa.
Ricordate quella scena di 'Shining' in cui Nicholson è nel salone e tutto d'un tratto appare il barman fantasma che gentilmente gli offre da bere?
Stessa atmosfera spettrale, stesso senso di spaesamento e vertigine; la stanza si è trasformata per circa un'ora in quel salone, in quella Casa.
'I felt the past closing around me like a fog' diceva una voce in un vecchio brano degli Scorn.
Poi ho aperto la confezione e guarda un po'...ti trovo un'immagine inequivocabile, un rimando che mi fa rabbrividire per la sua precisa citazione.
Sono certo che Schaefer aveva in testa quella stessa idea di cui parlavo poco fa.
Ed ecco la storia.
Per tre giorni Schaefer si chiude e si perde in una casa (nel giardino del Museo di Arte Contemporanea di Serralves, Portogallo) dal superbo riverbero; colleziona suoni trovati e li elabora; alla fine, utilizzandoli insieme a vecchi vinili ed un pianoforte Steinway, ci fa anche un concerto.
Durante il quale pensa bene di chiudere le enormi finestre e le relative tende, procurando un ulteriore motivo di disagio al povero pubblico (come se la sua musica non fosse sufficiente..).
Alla fine, se ne va via correndo per il giardino, lasciando i presenti soli con gli echi della casa.
Il CD è la registrazione di questo evento e, anche se il lettore segna 12 'fasi', il tutto è da intendersi e da ascoltarsi come brano unico.
Musique concréte, elettroacustica, loop ossessivi di orchestrine da balera, di chitarra, di pianoforte e di musica classica, silenzi e drones inquietanti, vinili gracchianti, ma, soprattutto, quel magnifico riverbero a racchiudere perfettamente il tutto.
Ascoltatelo senza cuffie, nell'oscurità ; meglio se a volume alto.
A proposito: sulla copertina trovate anche una data, 2002, ma non datele peso, questa è musica senza tempo.
|