Avendoci a che fare solo attraverso i dischi che pubblica, l`etichetta portoghese della Creative Sources la immaginiamo, in termini più ampi, come una factory dai mille intrecci e iniziative. Forse ancora poco sviluppata ma sicuramente piena di vita. Gli artisti che ruotano intorno ad essa si confrontano e interagiscono tra di loro come una piccola famiglia al cui vertice possiamo individuare senza dubbio alcuno Ernesto Rodrigues, di questa il fondatore. I cambi di formazioni sono frequenti, tra dischi e attività dal vivo, e d'altronde anche questo è alla base della musica improvvisata; verrebbe da dire che scambiando l`ordine dei fattori il risultato non cambia. In realtà non è sempre così, fortunatamente; in questo nuovo “Cesura” sembra abbiano trovato uno degli assetti ideali. Il quartetto è così schierato: Ernesto Rodrigues alla viola, Guilherme Rodrigues alle prese con cello e pocket trumpet, Margarita Garcia all`elettric double bass e Alfredo Costa Monteiro, già apprezzato recentemente per i suoi lavori con Cremaster e I Treni Inerti, col suo fedelissimo accordion. Le prime due tracce, dalla durata contenuta, mostrano un approccio all`impro dai risvolti molto interessanti; qui la strumentazione messa a servizio, e l`uso che se ne fa di essa, spinge verso un crescendo sonoro con tromba, cello e viola sovrapposti a creare un suono stridulo e tagliente fino ad arrivare, nella parte centrale della seconda traccia, ad assumere le fattezze di una sega affilata, tutto questo mentre basso e accordion arricchiscono il quadro con essenziali tocchi percussivi. Negli ultimi due episodi invece, l`atmosfera si fa ad ampio respiro, il suono diventa dilatato e minimale pur tuttavia abbracciando in qualche rara occasione una inaspettata forma di fraseggio in senso lato. Per questo che mi sembra uno dei migliori prodotti licenziati della Creative Sources, la stessa non rinuncia anche stavolta a due che sono gli elementi forti che caratterizzano le sue uscite: una produzione molto attenta e dei suoni bellissimi, e i risultati in termini di qualità , ancora una volta, si vedono.
|