`Die Zeit. Eine Gebrauchsanweisung. / Entleibung (Part 1, Part 3)´
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Autore disco: |
Michael Wertmüller |
Etichetta: |
Grob (D) |
Link: |
www.churchofgrob.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2004 |
Titoli: |
1) Die Zeit.Eine Gebrauchsanweisung 2) Entleibung,Part 1 3) Entleibung,Part 3 |
Durata: |
34:31 |
Con: |
Kammermusikensemble Neue Musik Berlin / Mark Trayle / Stephan Wittwer / European String Quintet / Alex Buess |
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Poderoso e Raffinato |
x Marco Carcasi |
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Ricordavamo il trentacinquenne Michael Wertmüller principalmente per i suoi trascorsi da batterista all`interno del gruppo svizzero Alboth! In una stagione musicale lontana nella quale il gruppo elvetico si era ritagliato una cospicua fetta di attenzione grazie al suo possente verbo fatto di bordate sonore notevoli accanto a gruppi come i God e poco prima degli Slab!.Il loro quasi grind free jazz era capace di aprirsi spesso a soluzioni quasi orchestrali che rimandavano a certe anomalie di marca prog e nell`ultimo periodo della carriera la loro evoluzione li aveva portati a lambire territori sonori prossimi per estetica al lavoro degli Young Gods.Lo ritroviamo ora in veste di compositore classico e questa è una gradita sorpresa.Giunta a conclusione l`esperienza collettiva precedente Michael si è messo di brutto a studiare e a macinare collaborazioni sparse che lo hanno visto connettersi con artisti del calibro di Peter Brötzmann,una volta terminato il suo training si è concentrato sull`esportare in giro per il mondo il suo operato da compositore;e proprio integrando parti tratte da due esibizioni dal vivo nasce questa sua prima opera sotto tali vesti.Dei furiosi trascorsi resta traccia soprattutto nella veemenza di alcune infiltrazioni percussive e nel clima generale dell`opera tesa come non mai;una pistola puntata sempre pronta a far fuoco.La tensione trova poi ideale valvola di sfogo nei processi innescati dalle corde sfregate dell`European String Quintet che suggellano in maniera ammirevole la propensione naturale di queste composizioni nel rivolgersi verso universi cupi e tenebrosi dove ogni movimento par sempre poco meno che possente.Una esibizione di forza concettuale che dimostra una naturale attitudine verso forme wagneriane ma riesce spesso ad eludere il senso di noia che si può generare armeggiando con arnesi simili rifugiandosi in zone d`ombra che lasciano respirare sapientemente il tutto.Le diluizioni subdole che si respirano nel secondo e terzo brano sono forse il tratto distintivo della scrittura dell`autore che fra effetti elettronici ed interferenze varie riesce a ben destreggiarsi nelle sue nuove vesti di compositore.Gratta gratta comunque sotto a tutto questo dispiego di energie sembra ancora di sentire lo sfrigolio distorto di una serie di bassi e chitarre d`assalto di altri tempi.
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Data Recensione: 29/7/2004 |
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`Die Zeit. Eine Gebrauchsanweisung. / Entleibung (Part 1, Part 3)´ |
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