E` un disco ben strano, questo, con la sua dozzina abbondante di 'old song', che fanno riferimento alla città di New York, recuperate, cantate con appeal da vecchio crooner e accompagnate alla bisogna. Non è tanto il contenuto a renderlo strano, dacchè quest'epoca si caratterizza proprio per avere una piccola nicchia riservata a tutti (come si può dedurre dalla non lontana apparizione del vecchio Nicola Arigliano davanti al pubblico di Arezzo Wave). Allora, dove sta la stranezza? Sicuramente nel nome dei protagonisti: il contrabbassista Joe Williamson, che ricordiamo con piacere come quarto incomodo degli amati Kletka Red, il sassofonista free Rüdiger Carl, che per l'occasione suona il pianoforte, e il batterista Sve-Åke Johansson, impegnato a cantare e, solo saltuariamente, a spazzolare sofficemente i tamburi. Lo stile è il più classicamente confidenziale ma, visti i protagonisti e vista l'etichetta, ho l'impressione che il CD potrà raccogliere più consensi presso il pubblico legato alla nuova improvvisazione che non fra i vecchi 'stoned for Frank Sinatra', anche se è logico che i riferimenti stanno poi da quelle parti e, in tal senso, non è casuale il mio tirare in ballo quella vecchia volpe di Arigliano. Sarebbe insensato, infine, non far notare come le note di copertina siano stilate da una firma 'eccellente' qual è quella di David Grubbs.
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