Autore disco: |
Zeebee |
Etichetta: |
Angelika Koehlermann (A) |
Link: |
www.zeebeemusic.com http://angelika.koehlermann.at |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2004 |
Titoli: |
1) Chemistry 2) My Thing To Do 3) Truth 4) Tender 5) Visit You 6) Lost & Found 7) Open Up Your Eyes 8) Race 9) Soul Collateral 10) Pain & Pleasure |
Durata: |
37:22 |
Con: |
Zeebee, Jeffry Math, Loyal & Royal, Jox, Trishes, Scott McFadyen, Uez Racing Division, Sub City, Ikarus, 3kstatic, Dock Drumming, Christian Fuchs, Curd Duca, Rrraistlin, Maxim Hlopotov, Cosma Shiva, Moose, Roland Wölfle, Klaus Anton Bichler |
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carino |
x etero genio (no ©) |
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Bastano solo dieci secondi per capire il primo difetto di questo disco: una voce che björkeggia senza alcun freno.
Solo chi ha la pazienza, invece, di ascoltare tutto il CD riesce ad esprimersi sul secondo difetto: arrangiamenti usuali e privi di coraggio, in cerca di un risultato che vuol essere forzatamente ruffiano e finisce solo per essere insignificante (proprio ieri sera mi hanno fatto ascoltare Masha Qrella, una cantautrice berlinese dal mood più povero, e dalle strutture più strane, e la differenza, ahimé, è abissale). Peccato, perchè le canzoni ci sarebbero, roba in grado di restare nella capocchia, melodie che filano come siluri. Già dalla bomba soul posta in apertura o da quella, più intrigante ma meno esplosiva, del secondo titolo, proseguendo con la sincopata Truth (potrebbe appartenere ai Talking Heads ca. 1983-84), e poi con il lento d`atmosfera Tender, fino alle superbe ballate folksy Visit You e Soul Collateral. Peccato di nuovo, perchè ci sarebbero stati i numeri per fare un disco più inusuale, a partire dal contributo dato in fase di produzione da Gerhard Potuznik!!?! (questo, almeno, è ciò che viene da pensare in un primo momento)... e invece, sembrerà strano, sono proprio i brani prodotti dalla cantante stessa ad essere più particolari e stravaganti: Race e Pain & Pleasure (quest`ultimo composto insieme a Curd Duca) rappresentano, infatti, i vertici del disco. Un cantato etereo e scombinato che fa da contrappunto, nel primo dei due titoli, ad una struttura ritmica straniante e velocizzata e, nel secondo, ad atmosfere rarefatte e paranoiche... ...e peccato una terza volta, perchè non c`è peggior cosa del talento sprecato e, a causa di ciò, "Chemistry" è un disco 'carino' e nulla più. E` proprio questo il nocciolo: quando una donna mi ha detto che ero carino, subito dopo ha detto anche Ci vediamo presto... e poi non l`ho più vista.
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