Voilà ! Ecco un'altra bella realtà cresciuta all'ombra di iXem, è infatti cosa plausibile che senza lo scambio creativo che c'è stato all'interno di quella fucina questi ragazzi giovanissimi non sarebbero arrivati a sintetizzare il suono che oggidì mettono in bella mostra. Partiti sotto la stella pol-warp e diretti chissà dove, inseguendo il sibilare di uno space sound molto anni Settanta, hanno corretto il tiro e (r)affinato il sound, in cerca di un sentiero personale all'interno di un pianeta ormai quasi totalmente esplorato e, miracolo, sembra che l'abbiano trovato. Se l'idea del concept rimane molto legata agli anni Settanta, lo sviluppo e il soggetto di tale idea sono indubbiamente elementi da nuovo millennio. Trovare il sound di/per cinque città totalmente diverse tra loro e legarlo in un blocco che, in fondo, vuol essere unico, come proposta, come svolgimento e come soluzioni è un progetto piuttosto ambizioso e di realizzazione tutt`altro che facile. Non so se i ritratti delle cinque città sono basati su dati concreti o sono totalmente immaginari, certo è che Kyoto e Haarlem fanno coppia con la mia immaginazione e Lisbon mi riporta realmente ad una realtà da poco vissuta. Non sono invece riuscito a captare il legame fra le musiche e le realtà di Berlin e Paris, ma queste sono cose che riguardano la sensibilità e l'immaginazione personale, mentre l'ascolto della musica dovrebbe andare oltre. Vediamo un po', allora, l'aspetto legato al puro ascolto, anche perchè è proprio sotto tale aspetto che arrivano le novità più piacevoli da parte dei Talk Show Host. I quattro, senza rinunciare alla loro formazione di base, hanno saputo mutarla con l'inserimento di elementi ad essa alieni, attraverso una ricerca tutta personale sulla qualità dei suoni e sulle varie possibilità d'incastro fra di essi. Questa impressione, oltre che dai cinque pezzi dell'mp3, comunque ottimi, deriva anche dall'ascolto di altri brani, realizzati recentemente dal gruppo e non ancora pubblicati. Veramente splendido è "La corsa del lupo", selezionato nel concorso Live!iXem2004" e che speriamo di veder presto divulgato in un qualche tipo di supporto, dove una struttura elettronica scremata all'osso fa da sfondo agli arpeggi di una chitarra indecisa fra nuove suggestioni folk, imprudenze da viaggio psichedelico e coscienziosa investigazione progressive. Onore alla Ogredung, un marchio storico nel settore delle etichette virtuali italiane, che ha pubblicato questo bell'album, e seguite con attenzione entrambi - Ogredund e TSH - perchè ne sentirete sicuramente delle belle.
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