"Bananafish" prosegue imperterrita la grande tradizione delle riviste 'underground'. Questo 17° numero, fresco di stampa, ripropone la solita miscela di lunghe interviste che sviscerano i personaggi presi in esame, quasi tutti presenti con un brano nel CD allegato, e oltre 40 pagine di recensioni organizzate in quattro articoli curati da altrettanti collaboratori. Accanto a tutto ciò ci sono le foto, i disegni e i collage che contornano le parti scritte e, già di per se, valgono l'acquisto. Come firma d'eccezione compare Tim Barnes, sua la prima parte dell'estesa intervista a Hetty MacLise (aiutante, nonchè moglie, di Angus MacLise). La parte del leone, nel CD allegato, viene fatta dai vocalizzi di Paul Dutton (componenete, con Michael Snow e John Oswald, dei CCMC) ascoltabili in ben tre brani. La perla, appetibile da molti, è invece il lungo brano dell'Universal Mutant Repertory Company, del quale fa parte Hetty MacLise, registrato in un teatro newyorchese. Poi ci sono i Jazzkammer di John Hegre e Lasse Marhaug, con la loro miscela elettro-elettronica, e il giapponese Hiroshi Hasegawa (aka Asro) dedito a tessere fughe di classico space sound. Lo spassoso duo Towne Dandies, presente anche con una traccia video, sembra poi una caricatura di Lou Reed. Anche Lara Allen è presente con una traccia video, nel suo caso si tratta di un'animazione, oltrechè con un brano old-style firmato come Ragtime Germs (in coppia con Craig Ventresco). Resta da dire solo dei montaggi simil-concreti effettuati dai Fake Party! (progetto guidato da Carla Bozulich). C'è pure una traccia fantasma in senso negativo, si tratta di un decimo brano (No Onkyo) riportato in copertina ma di cui non c'è ombra nel CD. Accreditato a una All-Star Schnauzer Band, è probabilmente venuto meno quando le confezioni erano già state approntate: il prezzo da pagare per 'essere' underground. L'unica pecca di "Bananafish" risiede nel fatto che esce una volta all'anno, se però guardate la cosa da un altro punto di vista - presentarsi tutti i mesi o, peggio, tutte le settimane a sparare cazzate come fanno molti - converrete che non è affatto una pecca. Una scadenza trimestrale, quadrimestrale o semestrale sarebbe comunque ben accetta.
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