Esistono musicisti che in qualche modo provocano la mia rabbia. Ma la rabbia che provo è per loro, non verso di loro. In un universo musicale troppo fitto, ricco e denso, sappiamo troppo bene che ciò che riesce a sfondare spessissimo lo fa in virtù più della promozione assidua, dell`aspetto estetico di chi canta e suona e - ok - anche della qualità della musica. Purtroppo anche la qualità percepita da parte degli ascoltatori spesso è legata a canoni ristretti, ossia la `la gente` vuole ritmi, melodie e parole, e li vuole facili, leggeri, da canticchiare.
Allora, ecco, mi arrabbio quando un musicista come Guillaume Eluerd possiede tutte le caratteristiche adatte a `sfondare`, tanto da poter diventare un piccolo fenomeno, di poter essere in televisione con i suoi video e per radio con le sue canzoni ben fatte, ricche ma al tempo stesso mai ridondanti, ben arrangiate, allegre e malinconiche allo stesso tempo per quello che basta, in definitiva decisamente belle. Mentre invece non lo conosce e forse non lo conoscerà nessuno.
Da un altro lato sono molto felice di vedere che anche piccole etichette, come questa giovane Fabriq, riescono a scovare talenti del genere, senza necessariamente volersi chiudere nel ghetto dell`inaccessibilità e difficoltà di ascolto.
Per convincersi della grande validità di Eluerd basta un ascolto anche superficiale di No Soap, perfetta canzoncina da radio, ma anche elaborato lavoro di arrangiamento e produzione, con i suoi suoni acustici ed elettronici in sottofondo, oppure le lente Ballad, Failure e Louise, oppure la rilassata The Beauty of Mankind, dove su un tappeto che potrebbe venire dagli ISAN si adagia una voce alla Ben Harper, con tanto di chiatarra acustica (elemento legante di tutto il disco). Se un difetto lo si vuole trovare è certo quello di essere nel cantato troppo vicino all`esempio sopra citato, oppure ad altri suoi più o meno validi epigoni quali Piers Faccini, ma questo non toglie punti ad un disco che potrebbe forse fare le vendite di una popstar di grido. Se un giorno sentirò i cori e le percussioni latine di Paper of Armenia (Not so Quiet) su RTL 102.5, vorrà dire che il mondo si sta un po` allargando.
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