Pare che le Audrey, con il loro “Visibile forms” del 2006 abbiano ottenuto un enorme successo dentro e fuori dalla natia Scandinavia, e chi le pubblica si aspetta che facciano lo stesso con questo valido seguito. Io in realtà sono partito parecchio scettico verso questo dischetto che mi pareva un po` troppo ammiccante, un po` troppo pop senza sale, almeno ad un primo distratto ascolto, complice forse una prima parte del disco non troppo entusiasmante. “The Fierce and the Longing” gioca invece le sue carte migliori nella seconda metà , cosa coraggiosa e mirevole, ed infatti già la prima volta che la voce di una di queste fanciulle (sapere quale... cantano tutte e tre e nè la pres sheet nè lo scarno promo nelle mie mani mi sono d`aiuto) cantava sulle note di Northern Lights ho cominciato ad avere i brividi. Poi con la conclusiva Pocket Arms ero già prossimo alle lacrime, e meno male che il disco si chiude qui.
Dunque le Audrey sono non solo promosse ma anche elette a mie personali eroine musicali, alla faccia di altri ensemble al (prevalentemente) femminile (Organ, Cansey de Ser Sexy...) cui vedo lecito tributare meno onori. Sono brave a suonare, a cantare, ad ammaliare con sincerità in una musica malinconica, senza dubbio con delle sane radici new wave, ma senza revivalismi di sorta: anzi, credo proprio che non dispiacerebbero ai fan dei Radiohead degli ultimi dischi. Se aggiungiamo che alcune tracce sono arrichite da violoncello, fiati ed altri strumenti (nel finale anche una voce maschile), avremo un grandissimo disco pop. Compratelo.
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