Autore disco: |
Alberto Masala |
Etichetta: |
Erosha / E.T.L. (I) |
Link: |
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Email: |
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Formato: |
CD + libro |
Anno di Pubblicazione: |
2002 |
Titoli: |
1) Vieni qui.... 2) Cagliari 3) Gésturi 4) Ed il bambino... 5) Dediche 6) Biografia 7) Canto per Patrizia 8) Ad Artaud 9) Siamo pronti a... 10) Al telaio 11) Duru duru 12) Mutu |
Durata: |
44:19 + 49 pagine |
Con: |
Alberto Masala, Antonio Are, Fabiola Ledda, Paolo Angeli, Miriam Palma, Andrea Martignoni, Mario Martignoni, Pierangelo Galantino, Riccardo Pittau, Tore Panu |
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poesia: l`armonia della poesia e la poetica della musica |
x e. g. (no ©) |
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Questa è una recensione fuori tempo massimo... non so se il disco si trova ancora... non so se l`etichetta esiste ancora (si tratta dello storico marchio bolognese che negli anni `90 aveva dato alle stampe i primi lavori di Paolo Angeli, le Fastilio, il Laboratorio di Musica e Immagine e molto altro)... non so neppure se l`indirizzo riportato sopra è ancora attivo (un altro recapito è il numero telefonico +39 51 271097)... ma nonostante ciò mi sento in dovere di parlarne, sia perchè il disco vale davvero sia perchè se n`è parlato poco. Recita poetica con accompagnamento musicale: una tradizione ormai consolidata - pensate ai beatniks, ai poeti neri legati al free-jazz, ai rappers... - che purtroppo nella terra dei villaggi turistici solemare non è certo molto diffusa. Il verseggiare di Alberto Masala - sardo d`origine e di lingua madre `logudorese` - risplende quindi come il sole e ammalia come il mare, sia perchè cosa rara sia perchè le corde vocali del poeta sono depositarie di una babele di lingue che si alternano in una specie di visionaria `fiera` universale. Ma non s`era scritto di poesia e musica? Davvero, e allora ecco che alle parole si affiancano il canto tenorile di Antonio Are, sospeso fra tradizione gregoriana e cerimonia sciamanica, ed i telai di Fabiola Ledda, a tessere deliziose trame ritmiche. E` così che tradizione e innovazione si incontrano creando la scintilla. Ci sono anche altri contributi - le chitarre di Angeli, la voce di Miriam Palma, le percussioni dei Martignoni, il contrabbasso di Galantino, la tromba di Pittau e il pianoforte di Panu - preziosi ma non risolutivi. Più risolutiva sembra essere la presenza `simbolica` di poeti del corpo e dell`anima come Antonin Artaud e Patrizia Vicinelli, o come tutti gli altri citati dalla voce del poeta in Dediche. Il finale (Mutu) è tutto per Are che ci delizia con una «modalità di canto (spesso improvvisato)» - cito letteralmente dalle note dell`autore - «che ha una struttura di base paragonabile all`haiku giapponese...». Resta da dire che le registrazioni sono avvenute nel 2000 in una chiesina di campagna nei pressi di Urbino e che allegato al CD c`è un piccolo libro con riportati i testi delle poesie + relativi commenti e/o note.
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