Secondo disco che acquisto dalla meravigliosa etichetta Belga (è di Wixel, già conosciuto in ambito elettro-chitarristici) Slaapwel, di cui recensimmo l`ottimo Wouter Van Veldhoven qualche mese fa. Ricordo che la label pubblica solo materiale dichiaratamente soporifero, tanto che la stessa demo policy recita qualcosa tipo «se mi fa dormire mentre lo ascolto, lo pubblico».
Come commentai già rispetto al disco suddetto, è un peccato addormentarsi con musica del genere, data la minuzia di particolari sonori si cui sono disseminati questi droni leggeri e aggraziati, probabilmente frutto di chitarre trattate ed un poco di elettronica, con voci in sottofondo che, bisbigliando, rincorrono le note. Bello anche il piano lo-fi della brevissima Moments, in odor di Library Tapes, un po` meno il drone cupo di A String Of Broken Lights, ma ci si rialza con le distorsioni lievi di Home, e Twilight, fino alla conclusiva e vagamente funerea Embers, per un disco che peraltro andrebbe comprato anche solo per il fantastico packaging, con tanto di disegno (di Astrid Yskout) cucito a macchina sulla copertina cartonata.
Ah, scusate: è sold out. Forse dovrei essere più tempestivo (e meno sadico) nelle recensioni...
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