Autore disco: |
Jealousy Party |
Etichetta: |
Burp Publications (I) |
Link: |
www.burpenterprise.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2008 |
Titoli: |
1) amaranta`s dance 2) play on 3) jp punca for trombones 4) no melody 5) stamps 6) target boy 7) echoes of harlem 8) il danno alla fiera 9) eclipse |
Durata: |
51:03 |
Con: |
WJ Meatball, Mat Pogo, Edoardo Ricci, Jimmy Gelli, Jacopo Andreini, Andrea Caparra. Ospiti: Stefano Bartolini, Niccolò Gallio, Matteo Bennici, Ruben Caliandro |
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capolavoro |
x Alfredo Rastelli |
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Avrei potuto continuare a collocare i dischi dei Jealousy Party al top di ogni mia classifica annuale di gradimento (così come ho già fatto per il precedente “Now”) ma se non avessi avuto la fortuna di vederli da vivo, non sarei mai stato in grado di comprenderne veramente la grandezza. L`ascolto del nuovo cd e la visione del loro live act (per la precisione, nella serata di apertura della rassegna Alter@, ad Avellino) a così poca distanza l`uno dall`altra, è stata una congiunzione rivelatrice. L`elemento performativo, sebbene se ne intuisca la caratura anche dal semplice ascolto del disco, è l`anello mancante per comprendere fino in fondo il `fenomeno` Jealousy Party. La musica della band è un circo, trascinata dall`istrionismo irrefrenabile di Mat Pogo, indiavolato catalizzatore di folle, poeta e imbonitore; i suoi duetti con Edoardo Ricci (altro trascinatore), rimarranno stampati negli occhi e nelle orecchie degli ascoltatori per molto tempo ancora; per chi non c`era, basterebbe l`ascolto di play on, sul nuovo disco, con Edoardo Ricci al sax che fa il verso alla voce di Mat Pogo, e viceversa. Intorno ai due, si proietta il doppio lavoro ai ritmi, di Jacopo Andreini (alla batteria, nonchè a chitarra e sax), da una parte, e dell`accoppiata Wj Meatball / Jimmy Gelli, dall`altra, questi ultimi due alle prese con le più svariate evoluzioni elettroniche (da ascoltare in proposito la jp punca for trombones, ovverosia la codificazione della `punca`, nuovo tipo di danza da loro inventato); completa la formazione della band, Andrea Caprara, che presta il suo contributo ai fiati e ad alcune parti basso/percussive.
I Jealousy Party, nel nuovo “Again”, si presentano infatti come un grande combo a formazioni miste che oltre ai tre membri originari (Mat Pogo, Wj Meatball e Edoardo Ricci), ingloba definitivamente e a pieno titolo anche i temibili soggetti su citati (va segnalata inoltre la presenza di Matteo Bennici al Cello e al basso e, soprattutto, la JP Hornes, in pratica, un`orchestra aggiunta di soli fiati che fa la sua comparsa più volte nel corso del disco, composta oltre che da Andreini, Caprara e Ricci anche da Stefano Bartolini, Niccolò Gallio e Ruben Calandro). Il suono della band (sublimato nella lunghissima il danno alla fiera) è costantemente in evoluzione, irresistibilmente proiettato nel ricondurre sugli stessi binari il free jazz (le cover destrutturate di stamps di Steve Lacy, echoes of harlem di Duke Ellington, eclipse di Charles Mingus e no melody di Kevin Coyne), la performance teatrale, l`uso della parola e della beat poetry in un contesto avant (i Poetics di Mike Kelley non sono distanti), l`istrionismo vocale di gente come Phil Minton e David Moss, certo lavoro sui break elettronici, vicino ai Sinistri (si ascolti amaranta`s dance) e sui campionamenti e, infine, l`avant rock (la stravolta cover di stamps di Steve Lacy). Insomma, un altro capolavoro.
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