Autore disco: |
Mattia Coletti |
Etichetta: |
Wallace (I) / Towntone (J) |
Link: |
www.wallacerecords.com www.towntone.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2007 |
Titoli: |
1) una e due 2) richard wailer 3) tennessee 4) parole d`oca 5) submarine 6) #3 7) l`albero e la foglia 8) tre e quattro 9) american standard deviation 10) risoluzione zero 11) life in circular july 12) mirror mirror13) turale turtle 14) #12 15) in march we trust 16) matane
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Durata: |
47:31 |
Con: |
Mattia Coletti, Alberto Morelli, Alessandro Stefana, Francesco Villotta, Fabio Magistrali, beseppy, Xabier Iriondo
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bellissimo |
x Alfredo Rastelli |
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“Zero Submarine” di Mattia Coletti è un disco particolare, non una raccolta di canzoni registrate e pubblicate tra il 2004 e il 2007. Come riportano le note, questo cd è un diario di bordo, un messaggio nella bottiglia destinato a coloro i quali suonano al di là della finestra (dell`oblò); si sa, un messaggio nella bottiglia rappresenta qualcosa di estremamente essenziale e personale, e il suo arrivo a destinazione una questione di vita o di morte. E` significativo che il Coletti abbia inteso in questo modo il suo secondo disco solista, seguito del bellissimo “Zeno” che inevitabilmente ne rivendica la paternità : c`è l`anima di un uomo messa a nudo, il suo pensiero e universo, e il l`urgenza di comunicazione. Questo cd non è solo destinato al mercato giapponese (sponsorizzato dalla Towntone), ma è anche e soprattutto diretto a chi ancora riesce a provare emozioni con una musica che proviene dal profondo del cuore. Ci sono reprise da “Zeno” (i quadretti acustici di l`albero e la foglia e di parole d`oca, il folk alla Gastr Del Sol di una e due, la dolce nenia di risoluzione zero,), estratti dal progetto elettroacustico 61 Winter`s Hat, condiviso con Fabio Magistrali (in march we trust, life in circular july) e frammenti di folk ancestrale dal cd dei Polvere, con Xabier Iriondo (#3, #12); in più una manciata di inediti, se non sbaglio, che dire splendidi è dir poco: il prewar folk di tennessee e quello postwar di richard wailer, con Alberto Morelli, e di american standard deviation, ancora i Gastr Del sol in tre e quattro e matane, con Francesco Villotta, i tocchi minimali di submarine, per finire con le due splendide acusticherie mirror mirror e turale turtle. Un disco commovente.
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