Autore disco: |
Lendormin / V.A. |
Etichetta: |
Merzbau (I) |
Link: |
www.landormin.com www.myspace.com/lendormin |
Formato: |
CD-R |
Anno di Pubblicazione: |
2007 |
Titoli: |
1) Live Improvisation At living Fonema Festival, Lanuvio 2005 2) Live Improvisation At Rialto Sant`Ambrogio, Rome 2007 3) Live Improvisation At Università La Sapienza, Rome 2004 4) Live Improvisation At Foolik, Rome 2004 |
Durata: |
31:12 |
Con: |
Marco Maurizi, Cristiano Luciani, Renato Ciunfrini, Ken Ueno, Marco Visconti Prasca, Luca Miti, D.B.P.I.T. |
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Crescita Esponenziale |
x Marco Carcasi |
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Dopo l`ottimo e filmico “Night Dawn Day”, i romani Lendormin confermano e consolidano la bontà di quanto finora esposto.
Retrospettiva obliqua questa, quattro tranci vivi (dal 2004 al 2007), quattro ispide escursioni pubbliche; tensione e visione.
Palpabile l`ansia che divora dall`interno il progetto Lendormin.
Il duo base Marco Maurizi / Cristiano Luciani, di volta in volta si avvale di contributi esterni che sgretolano ancor di più (se possibile); la materia urticante che ne contraddistingue il percorso.
Quattro ipotesi espressive che si avvalgono di un comun denominatore, la continua ricerca del limite.
Il batterismo costantemente in apnea di Cristiano Luciani è un toccasana auditivo, spasmodicamente teso, lacerato fra terremoto e sibilo, elusivo e convulso, una pezza nel bicipite più che tangibile quando si palesa, una giostra tribale, “A Trenta Secondi Dalla Fine” tramutato in suono; una bellezza.
Il chitarrismo di Marco Maurizi atipico e beffardo, Zappa in salsa Ubu?
Forse, ma non solo, da qualche parte testata Beefheart; John McKay spostato sulla sinistra.
Tutti gli altri presenti ci mettono molto, spostano l`asse lungo territori che di volta in volta paion noise in coma, jazz andato a male, afa nera senza sole; migrazione elettronica scomposta.
Coordinate, rotte ed ipotesi che si preannunciano e palesano, sgretolano e scompaiono sotto i colpi di volta in volta inferti alla materia sonora.
L`attacco sfolgorante e frontale del primo brano, pece e sudore, asfalto e calore.
Sun Ra sotto la grandine.
L`escursione concreta in incognito della seconda traccia; un sorriso beffardo fra le pieghe del suono.
Anfibia (la terza), tesa e trafitta esposizione acustica, ambient sfatta che ricorda il noise oppure, noise che sogna ambient; deliziosa passeggiata verso il buio.
Chiusura horror/gotica; stiam bene cosi.
Grazie.
Conferma, propone; riassume e rilancia.
Se continuan di questo ritmo; il bello deve ancora venire.
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