Chi mi conosce sa quanto io apprezzi la buona fattura a livello di artwork per i prodotti fonografici, e devo ammettere che questa piccola bustina a strati bianchi e trasparenti che racchiude due mini CD-R colorati e descritti da poche linee grafiche e di testo non poteva che appagare la mia vista.
Per quel che riguarda l`udito, il discorso si fa più complesso, non essendo io particolare fan di etichette che fanno dell`estremismo sonoro al contrario (gocce di suoni in un oceano di silenzio) la propria bandiera, quali Raster Noton e _ine.
Per i fan del genere, o per chi in Italia apprezza il meno estremo ma valido lavoro di Fhievel/Luca Bergero, senza dubbio il primo dei due dischi è imperdibile. Suoni dalle frequenze bassissime o altissime, rarefatti quanto i dialoghi in un film di Kaurismaki ed altrettanto pungenti. Lavoro al dettaglio eseguito con sensibilità rara di cesello. Un godimento per pochi, ma quei pochi dalle orecchie finissime non avranno di che lamentarsi.
Meno fondamentale il secondo disco dove Lemieux riprocessa i suoni del precedente (per inciso, generati/calcolati da un software per influenzare le onde celebrali), in un crescendo che parte dal complentamente inudibile per dipanarsi il un drone mutante un po` alla Stephan Mathieu. Meno interessante, certo, ma più gradevole all`ascolto.
In entrambi i casi, che non vi venga in mente di ascoltare i dischi con un impianto scadente o in un luogo che non sia silenzioso quanto una cella d`isolamento. Meglio se al buio.
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