Fanno proprio un po` incazzare questi gruppi che nel 2007 si attaccano a stili ed estetiche passate, nell`ennesimo tentativo di cogliere i frutti di un revival non necessario. Costoro addirittura annoverano nelle proprie file Justine Armatage, ex Christian Death, gruppo che - tra molti altri - potrebbe venire in mente nell`ascoltare i due brani di questo singolo, che ammicca appunto alla scena gotica, al cabaret di Kurt Weil (già ci hanno provato pochi anni fa i Dresden Dolls, con gran successo di vendite), nonchè al post punk crudo e graffiante dei Birthday Party. Insomma, il motto sembra essere: copiamo un po` di qua ed un po` di là , qualcuno che grida al miracolo lo troveremo, ed i dischi non marciranno in cantina.
Questo il mio primo pensiero vedendo l`immagine di copertina, leggendo le note, ascoltando la musica. Che però... al ventesimo ascolto (è breve, del resto), lentamente, con le sue note di piano in fondo così ben suonato (l`Armatage, appunto), con quella voce (Charlie Finke) pomposa ma enfatica al punto giusto, con quel trombone (Suzy Speedmaster) che al primo ascolto mi era sfuggito e la batteria forse pestata un po` oltre misura (Jan Noble), be`, ecco... ho cominciato a pensare “quasi un peccato solo due brani”.
Insomma: quando esce il disco intero? Credo che lo ascolterò molto volentieri. Ma non raccontatelo ai miei amici.
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