Autore disco: |
OvO / Sinistri with Xabier Iriondo // Inferno / OvO / Psychofagist |
Etichetta: |
Wallace / Phonometak Laboratories (I) //Bar La Muerte / Shove Records / Donnabavosa (I) |
Link: |
www.Wallacerecords.com www.barlamuerte.net www.donnabavosa.com |
Formato: |
10-inch Lp // CD |
Anno di Pubblicazione: |
23:00 ca // 35:35 |
Titoli: |
1) Rigare Strasse 2) Tiki 2007 3) Rojo Camionero 4) Ikusi Itsasoa 5) Metak Funk Report 6) Metak Dub Report // 1) La casa della mela 2) Pizzianti 3) Murder at schnitzelhaus 4) Sally realdeal 5) Russian omlette 6) Unstable part II 7) Il rispetto di Nostro Signore per gli invertebrati 8) Veil - inconsistence9) Narciso
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Durata: |
23:00 ca // 35:35 |
Con: |
Bruno Dorella, Stefania Pedretti, Xabier Iriondo / Manuele Giannini, Roberto Bertacchini, Alessandro Bocci, Dino Bramanti, Xabier iriondo // Gio, V Fisk, Reeks, Dan, Demian / Psychofagist / Bruno Dorella, Stefania Pedretti
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italiche affermazioni di forza e qualità |
x Alfredo Rastelli |
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La “Phonometak split 10`` series” patrocinata dai Phonometak Laboratories di Xabier Iriondo, ideatore della serie, e dalla Wallace di Mirko Spino, si arricchisce di un nuovo capitolo. La serie, che giusto per ricordare presenta rigorosamente materiale inedito in formato lp da dieci pollici (con chiaro richiamo ai 78 pollici di inizio secolo) ed in edizione limitata, con i due lati equamente divisi tra due diversi artisti, arriva alla terza uscita. Ospiti, in questa occasione, due delle band più libere e indipendenti della scena nazionale, gli OvO e i Sinistri, già più volte trattati su questa webzine con articoli, recensioni ed interviste. Sia nelle tracce degli OvO, come per quelle dei Sinistri, partecipa attivamente Xabier Iriondo, realizzando con i primi la track4, Ikusi Itsasoa, e partecipando con i secondi all`intera performance, venendo addirittura aggiunto alla ragione sociale originale. I pezzi degli OvO, quattro per tredici minuti circa, presentano la band all`apice del loro Load-sound, ora greve e monolitico (Rigare Strasse), ora tagliente e sfilacciato (la ripresa di Tiki 2007), ora follemente d`assalto (Rojo Camionero); Ikusi Itsasoa, con Iriondo, è una bellissima suite elettroacustica, sottilmente rumorista, quasi proto industriale, con Xabier Iriondo alle prese con il Mahai Metak, di sua invenzione, una diavoleria elettronica a base di legno, metallo ed elettronica, uno dei tanti strumenti che potete trovare nel negozio SoundMetak dello stesso Iriondo. Il lato B presenta i Sinistri in formazione allargata con Xabier Iriondo. Un precedente, o per meglio dire un prodromo, di questa collaborazione va ricercato nell`unione artistica tra Xabier Iriondo e il batterista dei Sinistri, Roberto Bertacchini, sigillata nell`ultimo numero della Mail Series della Wallace (uno dei più belli tra l`altro). Dal punto di vista sonoro i Sinistri ripartono dal disco pubblicato su Utech record, rilasciando le istanze funk e jazz (nonchè dub) in ampi spazi aperti e in libere performance. Iriondo, col suo Mahai Metak, si cala alla perfezione nell`universo Sinistri, condividendone le vedute e arricchendo con originalità un suono che è più di un marchio di fabbrica
Ritroviamo gli infaticabili OvO anche nel concept di “A Bullet Sounds The Same (in every language)”, opera a sei mani che vede OvO, Inferno e Psychofagist dividersi i tre atti di questa opera. Il disco è a tutti gli effetti uno split e il cd contiene anche tre copertine, una per ogni band. Ad aprire le danze sono gli Inferno che, premesso una breve intro elettronica a cura di Reek, degli stessi Inferno, bombardano l`aria con il loro grind/hardcore (Murder at schnitzelhaus) condito da cinematici inserti elettronici degni di un b-movies (Pizzianti e soprattutto la riuscitissima decadente Russian omlette). Prova di estrema forza, ai limiti della violenza sonora, la danno i Psychofagist, abili guerrafondai che in scarsi otto minuti passano dal grindcore più raggelante (Unstable part II), al taglia e cuci audio/visivo (Il rispetto di Nostro Signore per gli invertebrati), a drastiche evoluzioni noise (l`ottima Veil - inconsistence). L`ultimo atto spetta agli OvO che presentano una catacombale Narciso, che tocca i tredici minuti, tra i più intensi della carriera del duo. Non c`è alcun compiacimento in questa suite: il tutto è una lenta ma inesorabile discesa negli inferi, una messa in scena drammatica degli incubi più profondi, e definitivamente catartica. Eccellenti.
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