Quando ebbi occasione di recensire l`ottimo “Sator” ad opera all`incirca degli stessi autori (ma accreditato a nome Amon & Nimh), lodai il lavoro fatto dai due autori (che peraltro sono cari amici miei, lo ripeto a scanso di accuse di parzialità , del tutto lecite). Ebbene ora, a due colpevoli mesi di distanza da tale recensione, mi pento di quanto ho scritto. Certamente avrei valutato con più severità il pur ottimo (sempre nel suo genere) lavoro su Eibon, se avessi avuto modo di sentire questo più pulito, meno cupo e più variegato disco.
Forse la presenza aggiuntiva di Giulio `Nefelheim` Biaggi (nonchè della Gherardi, però già presente in “Sator”) potrebbe aver influito nello smussare alcune asperità dei compari, e facendo guadagnare sul lato della melodia.
Fatto sta che “Reflections in Black”, pur essendo per natura del genere molto cupo e di difficile ascolto, si sviluppa in modo molto gradevole, forse avvicinandosi ai dischi solisti di Andrea Marutti come Never Known, e (dopo un transito in territori quasi noise) chiudendosi splendidamente sulle note sognanti della chitarra di Verticchio. Forse un disco dark ambient che potrebbe piacere anche ai non amanti del genere che volessero azzardarsi a conoscerlo.
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