Brevissimo mini-LP dalla Bolton Wonderland (con We Are the Robots), di cui si siamo già occupati in sede di recensione con la compialation “Meet the Boltons” (lì curiosamente questi Alaska Pipeline non comparivano) e il bel “L`ame seule ruse mal”, degli stessi titolari dell`etichetta Fago.Sepia.
Queste sette tracce non deludono le buone aspettative create dai due dischi precedenti della giovane label, confermando l`attitudine verso un rock dalle venature fortemente jazz, incazzato quanto basta per avvicinarsi di tanto in tanto all`hardcore (soprattutto nel cantato), ma anche abbastanza tecnico da essere più prossimo al math rock che al punk.
Forse qui la voce vagamente sguaiata potrebbe penalizzare l`appeal verso i pubblici più raffinati, ma certo ha le potenzialità per conquistare ragazzini ribelli dai gusti qualche spanna in più sopra ai fan di Blink 182.
Brani brevissimi, mai sopra i due minuti, adatti al pogo da festa come all`ascolto attento (belli i cambi di tempo che sfociano nella lenta coda con tanto di glockenspiel di Lightbulbs), dove gli accenni jazz di tracce come . Left brain convincono appieno.
Vedremo se alla prova della lunga distanza sapranno confermare le buone aspettative create da questo mini. Per ora, un ottimo esordio.
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