Roma scopre sul proprio corpo molliccio un`altra bollicina rossa.
Prude da pazzi, un grattarsi continuo; irrefrenabile.
Ciunfrini, Ben Presto e Cris.Ex, sono agitatori agitati in continuo, febbrile movimento.
Ben Presto è membro dei Larsen Lombriki (ira di Dio 1, “Free From Deceit Or Cunnings”, è situazionismo in salsa Suicide che dovrebbe esser ascoltato almeno una volta...), Cris.Ex è l`alter ego solista del Cristiano Luciani che milita nei Lendormin (ira di Dio 2, “Night Dawn Day”, è semplicemente, una delle migliori opere cicciate fuori dalla capitale negli ultimi anni, anche in questo caso l`ascolto è consigliato...), Renato Ciunfrini invece, non si capisca dove trovi il tempo per collaborare con una straripante marea umana di musicisti (oltre a far parte del Lendormin Quartet, lo si è incrociato con: F. Gatti, F. Spera, T. Honsinger, Talibam!, Zu, J. Wright, T. Hodgkinson, Ab Baars, M. Cooper, F. Giuffrè, D. Fariello, X. Iriondo e qualche altro migliaio che non ricordo...); i suoi piedi devono essere fiamma perpetua.
Ora, questo “Crepa”.
Sei mani e tre cervelli, crepa reale, dissesto improvviso e rovinoso del sanpietrino di romana, stradale tradizione, spurgo, sbocco, puzzo e bile che fuoriescono dai sotterranei della capitale.
E` crepa letterale, corpo che si spacca dall`interno per ospitare nuove infezioni.
“Crepa”, è armeggiare spinoso ed elegante di elettronica varia, microfoni a contatto, tastiere, un basso ed un sax soprano.
Risultato, uno dei lavori più intriganti ascoltati in questa afosa estate.
Compagno ideale per visioni di asfalto in fase di liquefazione.
Potrebbe essere avanguardia colta e seriosa (ma non ci siamo...), potrebbe essere noise concettuale e trattenuto (ma non ci siamo...), potrebbe essere glitch perverso acusticamente imitato (ma non ci siamo...), potrebbe essere impro cubista (ma non ci siamo...), potrebbe essere ruggine finale rilasciata da scuola Recommended (ma non ci siamo...).
In realtà riescono ad essere questo ed altro, creando un complesso (ma umanamente sostenibile), intrico di segnali botta e risposta.
Si spera non rimanga un`emissione isolata poiché, “Crepa”, fa mangiar la polvere a molti più blasonati progetti analoghi.
Materiali organici triturati senza pietà dalla molazza del loro appetito vorace.
In un brano come Crepala, non ci si imbatte spesso.
L`estate, ha trovato la sua colonna sonora per transumanze solitarie in motorino, sul Lungotevere deserto.
La non scena romana esala un grande respiro.
Ed una delle migliori uscite setolari in assoluto.
Letteralmente bravissimi!
Applausi.
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