Depth Affect “simply consists in exploring the different aspects of electronic hip hop music”; questo quanto riportato sul sito di Autres Directions en Musique, interessante etichetta francese dedita a vari derivati elettronici e non, e di cui incensammo anni or sono l`ottimo Atone, nonchè le positive prove di Melodium. Questi Depth Affect ci propongono appunto un hip hip ben diverso da quello cui molti sono abituati, distante anni luce dalle proposte mainstream, ma neppure troppo vicino a sperimentatori quali Dalek o cLOUDEAD, che preferiscono orientare il proprio spettro verso la violenza industrial (i primi) o il pop psichedelico e sognante (i secondi). I Depth Affect prediligono invece un avvicinamento ai suoni della dance più nuda, dove i beat sono però costituiti da suoni nudi e crudi di synth, al limite del preset.
Il risultato è, come prevedibile, qualcosa che ad un primo ascolto risulta piuttosto tamarro, ma che con il passare delle tracce - forse un po` troppo simili tra loro nonostante la presenza di svariati cantanti - acquista progressivamente interesse. Complice anche un mood complessivamente malinconico, che a tratti riporta a certe cose degli Hood, il disco finisce per essere assai godibile, sebbene sia scomposto e bizzarro quasi quanto l`altro compagno di scuderia O`Lamm, rispetto al quale questi Depth Affect sembrano avere una marcia in più ed un potenziale pop enorme.
Perla del disco la strumentale e struggente Girl`s Math, con la sua ritmica lenta ed i sintetizzatori che si intrecciano in malinconiche volute eighties e sognanti.
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