La musica di Brian Agro non nasce per sbalordire con lunatiche angolature avant: accertare sbavature, elementi d`improvvisata che diano colore, che siano magicamente fuori-linea-armonica non è solo un miracolo, oppure un miraggio da deserto-avanzato: è pura utopia.
“Procession Of The Ornaments” è il terzo capitolo di una saga inaugurata vent`anni fa sempre dalla Percaso con “A Hole In The Ice” (1988), prima raccolta di scritti per solo piano eseguiti dalla pianista Katharina Weber, che nei due volumi successivi sarà rimpiazzata dal collega Tomas Bächli: accademico ed esteta, stregato dalle sonate di Chopin e da Bach, con un interesse non propriamente stressante per i materiali d`origine contemporanea; la musica seriale di Jean Barraquè e Brian Agro, gli autori preferiti e ricorrenti nel suo repertorio moderno.
Rispetto al precedente “Poems and Preluds” non si avvistano cambiamenti. Romantico, a scatti giocoso, mai esasperato, la composizione di Agro è una terra di mezzo tra Erik Satie e la leggerezza di Chopin. Diverse partiture subiscono il fascino dei contrappunti melodici: A Children`s Song, la burlona Rondo, i tempi stretti di Papaia Jzz. L`aspetto della malinconia erge con i canoni del miglior Debussy da clima-notturno di A Soft Landing (tra gli scritti migliori del cd), nei trasparenti fraseggi minimali di Synchronized Swimming, nell`emozionante ascesa `spacca-cuore` di Six Perfections, mentre ancora frammenti del Satie più brioso saranno presenti nel valzer da salottino snob d`inizio `900 di Waltz For Canlon And South. La parte finale, al contrario, sfumerà con evidenza in aggraziate acrobazie minimaliste, stipando solo per la title track in chiusura un ultimo, sbiadito ricordo di malinconia.
State calmi, “Procession Of The Ornaments”, non è un lavoro per cui vale la pena di strapparsi i capelli: sia le composizioni, sia l`interpretazione che ne dà Bächli non sono affatto da pelle d`oca.
Piuttosto, queste cartoline neo-melodiche, procureranno qualche tenue brivido di tenerezza per l`autore, per il suo ingenuo amore verso un tempo musicale ormai andato.
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