Il titolo è molto eloquente rispetto al contenuto del cd, infatti si tratta esattamente di un ciclo di improvvisazioni che ha coinvolto il duo italo americano??. Avevo già avuto modo di sentire la Lamneck sempre in duo (con Claudio Lugo) e sempre su Amirani, ma come era auspicabile cambiando il suo compagno di giochi cambia anche il risultato finale. Sarebbe ovvio credere che la differenza sia dovuta anche allo strumento differente e cioè una chitarra al posto del sax e senz'altro in parte è così, ma non è solo questo. Innanzitutto in merito alla musica contenuta, va detto che ci sono voluti un po' di ascolti per entrare in sintonia con il disco, non perchè sia particolarmente difficile (certo non si tratta di easy listening), forse più semplicemente per il taglio dell'improvvisazione che dà un po' troppa priorità allo strumento a fiato rispetto alle sei corde. Rispetto al disco con Lugo, la Lamneck, trovandosi di fronte allo stile di Sanna che sembra molto più 'elusivo', sembra poco più trattenuta. I frammenti improvvisativi, in virtù di una scelta probabilmente effettuata a priori non durano quasi mai più di due minuti e raramente sotto al minuto e venti. In alcuni degli episodi più rarefatti credo che Sanna e la Lamneck riescano ad esprimersi al meglio e soprattutto a tenersi a debita distanza delle impro elettroacustiche nonostante sembrino flirtarci. I due dialogano ed interagiscono bene anche dove contrastano di più e pur rimanendo mediamente sull'astratto, mi pare che riescano a mantenersi sempre piuttosto coinvolgenti. Con le debite differenze, lo stile della coppia potrebbe ricordare un po' Lol Coxhill impegnato in un faccia a faccia con Derek Bailey se i due grandi vecchi fossero stati in vena di tenersi e con il battito cardiaco rallentato, oppure più semplicemente nelle loro fasi interlocutorie. Un gran bel disco con alcuni momenti davvero ispirati, la cui unica pecca forse potrebbe essere la scaletta che relega alcuni dei pezzi migliori alle retrovie e l'eccessivo numero di tracce e lo dico perchè il rischio è proprio che nel mucchio, alcuni dei momenti migliori non risaltino come dovrebbero.
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