«Perchè si vive una volta sola, e quella volta è proprio questa qua».
Le radici della storia musicale di Dario Antonetti sono robuste, profonde e colorate, eppure sembra sempre di avere a che fare con quello sguardo sornione e stracolmo di gemme che, dai meravigliosi Krypthastesie passando per Effetto Doppler, l'hanno portato a dar vita ad un microcosmo di formidabile e mai abbastanza ripagata coerenza di cui questa nuova solistica avventura non è che un'ennesima conferma.
Non ha mai avuto su di sè dei riflettori particolarmente privilegiati, forse per ingenuità , forse per eccessi di anacronismo, o semplicemente perchè le cose vanno così, eppure di solchi importanti ne ha lasciati e continua a lasciarne.
«Poi fra miliardi di anni, tutti insieme nuovamente costruiremo una stella».
In “L'estetica del cane” da paladino della psichedelia Antonetti si fa più riflessivo, e cantautore. A volte sembra colto dalla tentazione di voltarsi indietro per salutare vecchi compagni di avventura (La terra insegue il sole o la struggente Canzone d'amore per una testa di cazzo) od a constatare il crudo fallimento di un progetto (Ho smesso la distro) nonchè smascherare il rammarico per la perdita di legami col passato (Nemmeno un elefante).
Ma non c'è di che preoccuparsi, non è un presagio di derive troppo intimiste. Difatti, sempre grezzo ed essenziale nella musica, caustico e allucinato nei testi, il disco procede lineare su un terreno di paradossi sconnessi che si possono tranquillamente leggere sia come frammenti visionari sia come lucide riflessioni e questo è un po' il bello di tutta la faccenda, perchè in questo caleidoscopio di significati ci si butta volentieri a ripetizione a cercare nuove interpretazioni, aiutati da una musica fluente e leggera, fatta soprattutto di chitarra e voce su ritmiche sobrie e strettamente lo-fi, il tutto condito qua e là di tastierine vintage, coretti al fulmicotone e una gragnuola di suoni smidollati.
Canzoni. Canzoni strofa e ritornello. Canzoni da tre minuti e via. Canzoni che 'ma questo mi ricorda qualcuno'.
Canzoni un bel po` fra le nuvole a sognare senza dare nell`occhio. Canzoni che giocano si sbucciano le ginocchia spaccano il vetro e scappano.
Canzoni che è bello avere lì ogni tanto da ascoltare...
«Così mi son svegliato effettivamente mi ero addormentato».
Ah, il disco non è in vendita, lo si chiede e Dario lo manda. E` pazzo.
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