Innanzi tutto chi è Robin Allender? Presto detto, è un chitarrista inglese di Bristol che si è fatto già apprezzare in formazioni quali Gravenhurst e Azalea City Penis Club. Con questo CD, confezione in cartoncino e dischetto color nero-pece, debutta come solista in veste di cantautore dalla grana sottile e delicata. La maggior parte dei quindici brani è a base di sola chitarra e voce, ad esclusione di The Bower, Winter, Green Wound, The School Field e We, Emmanuel Light, Love Ocean, le prime tre sporcate dall`elettrica di Simon Grant e le altre movimentate dalla batteria di Dave Collingwood. Le trame arpeggiate della chitarra e l`uso in surplace della voce rimandano inevitabilmente all`arte di Nick Drake (ma anche a quella dei Durutti Column). L`ottima incisione e la resa `pulita` del CD (che in questo caso è indubbiamente il supporto ideale) mettono ben in risalto, e con dovizia di particolari, questo universo sonoro così fragile e ben soggetto ad incrinarsi. La scrittura è in generale brillante, pur non presentando nessun carattere di particolare originalità , e il disco si fa ascoltare con piacere riuscendo anche a lasciare una buona traccia dietro di sé. “The Bird And The Word” è in conclusione un ottimo lavoro, seppure presenti qualche caduta di tono (come l`insulso strumentale di chiusura) e appaia fin troppo fedele al suo celebre modello, ma sono comunque certo che per molti quest`ultimo non sarà affatto considerato alla stregua di un difetto.
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