Un amico d`oltreoceano mi aveva parlato di un`etichetta votata esclusivamente alla pubblicazione di materiale in grado di far addormentare il suo insonne proprietario. Dato che anch`io soffro d`insonnia da che sono stato partorito, ho pensato bene di procurarmi il primo (e sinora unico) disco da essa pubblicato. Il sito stesso (una pagina assai minimale ma graziosa), descrive dettagliatamente l`idea sottostante alla label, nonchè la filosofia vagamente homemade che la traduce in realtà (confezioni in cartoncino curatissime con grafiche dipinte a mano, con tanto di brillantini e stella adesiva applicata sopra), arrivando addirittura ad affermare che gli artisti del roster sono «very good in making `boring` music».
Ebbene, ad ascoltare questo disco direi che la missione è, perlomeno parzialmente, fallita. E` vero che la musica in esso contenuta non è certo colonna sonora ideale per una serata al Number One, ma non è neppure così facile addormentarsi ascoltandola. Mi ero aspettato qualcosa di simile ai lunghi e soffusi droni di Stars of the Lids, oppure cupe ma soporifere distese isolazioniste, o al limite un qualche pattern ripetuto all`infinito come il “Neroli” di Brian Eno, ed invece mi trovo davanti ad una musica sì quieta, ma anche complessa, tra rumori concreti e note sparse di organetti elettronici e tintinnii accennati cui seguono field recording che paiono presi dalla pancia di un qualche giocattolo di legno.
E così, se si ha un minimo di insonnia - perdonate l`espressione - ma con il cazzo che mi addormento. Amando poi le melodie, quando nella seconda traccia iniziano ad entrare le note di chitarra apro gli occhi e mi ci lascio trasportare, dispiacendomi quando, dopo soli 25 minuti, il disco è già finito (per addormentarmi mi ci vogliono almeno tre quarti d`ora in genere...).
Insomma, sono spiacente ma questa è musica quieta, rilassante, ma non certo noiosa. Missione fallita: è un bellissimo disco da ascoltare (e comprare) ad occhi chiusi, ma senza dormire.
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