Autore disco: |
Rosolina Mar / Trumans Water |
Etichetta: |
Robotradio Records (I) |
Link: |
www.robotradiorecords.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2007 |
Titoli: |
1) We Fish 2) Acqua Alta nella Bassa 3) Hail Sister Bottle 4) The Death of U 5) Can`t Taste It 6) Zeus Faber 7) We Fish (Kirk remix) 8) Mingozo di Mongozo (Claudio Rocchetti remix) + Mingozo di Mongozo (video di Stefano Buro & Pierluigi Piantoni) e We Fish (video di Laurent Vicente and Kevin Branstetter) |
Durata: |
28:51 + 07:28 |
Con: |
Kevin Branstetter, John Schier, Kirk Branstetter, Mike Coumatos / Andrea Belfi, Enrico Zambon, Bruno Vanessi, Giorgio Pacorig, Claudio Rocchetti |
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rock: un match di alto livello |
x e. g. (no ©) |
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Questo è il secondo split della Robotradio, a seguire un “The Paper Chase meet Red Worms' Farm” pubblicato qualche anno fa, e ancora una volta la scelta dei protagonisti sembra fatta con criterio e pienamente azzeccata. I due gruppi sono infatti sufficientemente diversi da rendere lo split 'peperino' ma non lo sono in modo esagerato, tanto che i fan dell'uno possono benissimo apprezzare anche l'altro e viceversa.
Avevo perso di vista i Trumans Water da un bel po` di tempo e li ritrovo in perfetta salute, magari più morigerati di quanto lo fossero alle origini ma comunque sempre incisivi. Anche i Rosolina, al presente assai più sghembi del gruppo americano, confermano in pieno la loro verve senza proporre significative novità rispetto al loro disco precedente, ad esclusione della visionaria Zeus Faber (con campioni della tastiera di Giorgio Pacorig) che potrebbe essere foriera di interessanti sviluppi futuri.
Se dovessimo guardare a questo split come ad una 'battle of the bands' sarebbe difficile assegnare la palma del migliore, e in tal caso opterei infine per una risicata vittoria ai punti dei Rosolina Mar che premia un più interessante concetto di remix. La versione remixata di We Fish, per mano di Kirk Branstetter, è comunque interessante nella sua sintesi più lenta, strascicata e cantilenante, conseguenza di un passo più ubriaco e psichedelico. Ma Claudio Rocchetti, in Mingozo di Mongozo, va oltre la semplice anestesia e si impegna in un intervento di alta chirurgia-plastica che cambia totalmente i connotati del brano fino a renderlo irriconoscibile.
L`obiettivo dello `split`, però, non è tanto quello del confronto/scontro fra i due gruppi quanto quello di far conoscere la musica dell`uno presso il circuito dell`altro e viceversa centrando l'obiettivo, in questo senso, come meglio non poteva essere fatto.
Interessanti pure le due piste video d'impostazione cartonistica, dove Laurent Vicente e Kevin Branstetter si sbizzarriscono con un`animazione illusoriamente casuale laddove Stefano Buro e Pierluigi Piantoni raccontano invece una piccola storia. E notevoli sono anche le illustrazioni di copertina della fumettista Francesca Ghermanti. Non sono invece riuscito a capire se la formula che vede i brani dei due gruppi alternarsi è sufficientemente efficace o se lo sarebbe stata di più qualora gli stessi fossero stati raggruppati in due blocchi ben distinti.
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