La Absinth Records torna a puntare i riflettori su Berlino e lo fa riproponendo la formula originaria dei 4 CD-R a tre pollici e a tiratura ultralimitata, formula che qualche anno fa aveva già fruttato per la stessa serie "Berlin Strings", "Berlin Drums" e "Berlin Reeds"; e "Berlin Electronics" è l'omaggio più sorprendente e puro alla capitale tedesca che potesse essere fatto. Un po` perchè la nuova Berlino è nata in concomitanza con l`inizio dell`era digitale e un po` per i materiali stessi che vengono utilizzati. Se gli altri dischetti vedevano infatti coinvolti alcuni musicisti che gravitano intorno a Berlino (o che vi gravitavano all'epoca in cui vennero pubblicati), in quest'occasione è il suono stesso della città che si fa protagonista quasi principale ed attivo.
L`unico a difettare è Ignaz Schick che si produce in un montaggio di suoni ottenuti da, e con, strumenti più o meno tradizionali: canne d`organo, cimbali, oggetti e archetti per violino. Il pezzo è comunque di alto livello e raramente (per quanto lo conosco) ho sentito il manipolatore di Perlonex e Phosphor viaggiare a questi livelli.
Ma il vero succo è nelle 3 Volutes di Gilles Aubry (del quale ci siamo già occupati recensendo dischi del duo Same Girl che condivide con il batterista Nicolas Field); i materiali utilizzati per i suoi `panorami sonori` sono infatti gli stessi utilizzati nei suoi concerti italiani dello scorso inverno e sono stati registrati nei cortili interni di alcune abitazioni berlinesi e rielaborati tramite programmazione al calcolatore. Eccovi così tracciato il ritratto di una città che vive ancora seppure nascosta e oscurata dalle più recenti e futuristiche architetture.
La stessa Annette Krebs (in un estratto da un`esibizione del 2007) confina l`uso della chitarra a pochi irriconoscibili suoni e fa ampio uso di oggetti e interferenze radiofoniche giustificando così la sua presenza in questa raccolta.
La più stupefacente del quartetto è comunque Andrea Ermke, semisconosciuta concretista che, utilizzando unicamente un minidisc ed un mixer, propone due brevi saggi di `cinema per le orecchie` di lancinante bellezza. I titoli lasciano intendere preventivamente la dislocazione delle registrazioni, provenienti dalla friulana Verzegnis nel primo caso e da Berlino nel brano di chiusura.
Nella copertina monocromi di vernice blu tracciati copia x copia da Michael Renkel.
Se siete interessati all`acquisto affrettatevi, chè il quadruplo mini-cd-r è stato pubblicato nella irrisoria quantità di 300 copie.
A breve termine su questa stessa no-zine l`articolo, promesso già da tempo, sulla Absinth Records... state accuorti.
|