Ormai quando leggo che un disco è registrato da Steve Albini già lo prendo in antipatia, un po' perchè non sono un suo grande fan in partenza, un po' perchè semplicemente non se ne può più. Se non ricordo male, i geniali Forbici di Manitù anni fa accompagnavano l'uscita di una loro opera con la scritta "questo disco non è stato registrato da Steve Albini", e Dio li benedica per la loro sagacia.
Però, d'altro canto, adoro gli austriaci (magari noni seguaci di Haider), e questi tre di Linz sono riusciti a conquistarmi al primo ascolto. Il loro "A tempo! A tempo!" (titolo bizzarro che riflette un interessante concept sul tempo trattato in modo ironico ma intelligente) è un veloce flusso di pezzi tra il math rock, una goccia di hardcore e puro rock & roll, conditi da una voce (che un po` mi ricorda inspiegabilmente Shane Mc Gowan!) molto più pacata del resto degli strumenti, cosa che permette uno strano equilibrio per me del tutto piacevole.
I tre paiono divertirsi da morire a suonare, senza preoccuparsi di voler a tutti i costi mostrare la loro bravura, pur tuttavia infilando una via l'altra canzoni che potrebbero avere anche un discreto appeal pop, complice anche la presenza di una tromba, parecchi coretti ed il sax dei Cougars ospite in qualche traccia. Dico 'potrebbero' poichè tutto è permeato da un nervosismo di fondo che fa sì che mai i tre riescano a rallentare la velocità , se non nella conclusiva Libido´s regime , anch'essa in fondo tirata ma a briglie strette.
Pur non essendo io un amante del genere, ho apprezzato parecchio. E bravo anche Steve Albini.
|