Touché!!!
Sawako, dopo il più grossolano "Hum", ritorna a quelle deliziose filigrane che avevano caratterizzato i suoi dischi migliori.
La miscela non presenta particolari elementi di originalità , limitandosi alle solite registrazioni di ambienti e/o di situazioni, con l`aggiunta di carillon, chitarra, conchiglie, violoncello e vibrafono, piccoli `cadeaux` portati da una ristretta cerchia di re magi. Il tutto è corredato da un moderato utilizzo della voce, intesa come articolo d`arredamento e non come verboso dispensatore di inutili verità . L'aspetto compositivo viene cesellato con accuratezza, e i nove bozzetti hanno tutto l'aspetto di raffinate 'canzoni' acqua e sapone destinate ad un altro mondo, laddove le forme di vita sono essenzialmente Orecchie dotate di piccoli accessori destinati alle altre funzini vitali: third ear music. L`approccio è quanto mai minimale, e la ragazza torna a distinguersi per il gusto delicato (tipicamente giapponese) che caratterizza i suoi montaggi. Le atmosfere sono rilasciate, evocative e soffuse, ma pure istintivamente surreali, così come il titolo che apre il CD. Ecco, è neve in Agosto, morbida, irreale e già volatizzata prima ancora di toccare terra.
Ho l`impressione che quando i nostri trisnipoti penseranno alla musica folk di questi anni, fra due secoli o giù di lì, sarà a dischi come questo che dovranno fare riferimento.
Questa è il nostro ultimo disco 'top' del 2007 e funge da sigillo ad un anno particolarmente prolifico in fatto di buone uscite discografiche, fra poco inizieremo a pubblicare i nostri resoconti di fine anno e state pur certi che, per quanto mi riguarda, "Madoromi" farà parte dei titoli segnalati.
Un buon anno a tutti i lettori con la musica della dolce Sawako.
|