Non li ho mai incontrati di persona ma scommetto che gli Uochi Toki hanno due belle facce da schiaffi: in pratica dj Francesco che rappa su basi Anticon e tanto basta per farmi venire la voglia di menargliene quattro. Alla fine i due ragazzacci risultano anche simpatici una volta compiuto lo sforzo di cancellare l`immagine dell`accoppiata di cui sopra (dj Francesco/Anticon) e scema così anche la voglia di depennarli definitivamente dalla scena musicale universale. Dopo due dischi a nome Uochi Toki ed un progetto a nome Laze Biose (direi il migliore), il duo si lancia in un concept-racconto ambientato in una discoteca insieme agli Eterea Postbong Band, band di Schio. Anche se non è specificato (e quindi probabile, anzi sicuro, che mi stia sbagliando) il disco sembra uno split, considerato lo scarto musicale tra le tracce rappate (nello stile scarno che ha caratterizzato il duo) e quelle strumentali (elaborate e suonate nel vero senso della parola). Se così non fosse, “La chiave del 20” sarebbe una bella dimostrazione di un`attitudine metamorfica e camaleontica da parte delle due band. Il Uochi-Toki style è perfettamente intatto in tracce come In da Club, La Colazione coi Campioni e Dal Club alla Strada, mentre il resto è affidato a sonorità apparentemente al di fuori delle possibilità del duo rapper: siamo in presenza infatti di un elettro-rock (e ci aggiungo anche il prefisso `post`, dal momento che la band non disdegna) alla Trans Am o Out Hud (con tendenze alla cavalcata punk funk) ma si pensi anche ai grandissimi R.U.N.I. (Babèk (Letama Beat) e Scie-Dance). Non un disco disomogeneo come potrebbe sembrare, anzi, il contatto tra le due entità sembra produrre nuova linfa e aprire nuove possibilità di sviluppo per entrambe. Sarà che ci inizio a farci l`abitudine ma il rappare degli Uochi-Toki mi risulta col tempo meno indigesto mentre sull`Etera Postbong Band ho poco dubbi riguardo le loro spiccate qualità . Bene così.
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