Alessandro Stefana è uno di quei musicisti ai quali piace lavorare in più ambiti, sia in quello major - dove collabora / ha collaborato con Cristina Donà , Marco Parente, Emidio Clementi e Vinicio Capossela - sia in quello indipendente - dove è stato un motore dei Lumière Electrique ed ha fatto parte degli Oleo Strut. Il suo primo disco solista, come spiega lui stesso nel foglietto informativo, «è una mescolanza di strumenti elettrici ed acustici, alcuni provenienti dalla tradizione africana: kalimba e balafon, altri dalla tradizione americana: banjo e pedal steel guitar oltre a vecchi congegni elettronici tra cui loop di vinili, strings machine, arpeggiatori, omnichord». Alla stesura hanno collaborato alcuni strumentisti che lo Stefana ha conosciuto durante la sua densa attività : Vincenzo Vasi al basso in Western Soda, Davide Tidoni con oggetti vari in Motel, Marc Ribot alla chitarra elettrica e Marco Parente alle percussioni in Poste e telegrafi blues, Leo Abrahams alle `laptop guitars` in Fiori campionati, Enrico Gabrielli al clarinetto basso in Whales cementery. L`autore non può essere che soddisfatto di queste presenze, se non altro perchè testimoniano un rapporto di amicizia e di forte stima nei suoi confronti, ma l`impressione all`ascolto è che le stesse non abbiano influito più di tanto nell`economia globale di un disco che sarebbe riuscito altrettanto bene qualora fosse stato realizzato e suonato in completa solitudine. Cercando il pelo nell`uovo, mi sembra che l`unico punto debole, non in se stesso ma nell`opera vista come insieme, è rappresentato dalla ostentata elettricità e veemenza ritmica di Poste e telegrafi blues, perchè va ad interrompere il filo di quella narrazione `mazzacanosa`, ed un po` desolata e/o desertica, caratteristica al resto dei brani. Questo mio riferimento alla `narrazione interrotta` non è casuale, dal momento che è proprio come un film che scorre il disco, fatto com`è di quadri strumentali, e con tanto di `musica orchestrale espansa` a sottolinearne i `titoli di coda`. E d'altronde, nella stesura di queste musiche, lo stesso autore afferma di essere stato influenzato dal western cinematografico oltre che da elementi quali il blues rurale e la psichedelia.
Ps: L'uscita del CD è prevista per fine Marzo.
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