Potrebbe essere fuorviante leggere di Stapleton nell`incipit che precede la recensione, molti si potrebbero immaginare un neo-folker-apocalittico replicante degli ultimi Nurse With Wound o qualche annacquato imitatore di Death in June o di Sol Invictus. Invece l`unico motivo per cui ho chiamato in causa quel matto scocciato di un inglese è perchè oltre ad essere un ispiratissimo musicista dipinge dei quadri incredibili (almeno per un ignorante come me) ed allo stesso modo questo ragazzo è un piccolo outsider sconosciuto a molti ma con un nutrito seguito di estimatori, soprattutto per ciò che concerne lo stato attuale ed il futuro del writing e di certe forme di grafica (per questo vi rimando direttamente al suo sito www.108art.tk). Dopo aver adempiuto a quello che ritenevo come un dovere (soprattutto visto le incedibili capacità di questo ragazzo) passiamo ad un disco molto ispirato, profondo e non privo di guizzi geniali. Se per la maggioranza dei pezzi possiamo tranquillamente parlare di 'dark ambient' in realtà diciamo che le atmosfere ricordano un concentrato di Swans, musica Dark, qualcosa di folk apocalittico non senza un pizzico di Broadrick e di nomi storici di genere. Dal romanticismo depresso della traccia d`apertura si passa al minimalismo elettronico di la stagion cuntraria che porta quasi dalle parti di Mika Vainio quando flirta con la sua inveterata passione per i Coil. Dark ambient in più di una traccia, tanto che immagino capiterà spesse volte di vedere il cd etichettato frettolosamente come tale senza per questo rendergli giustizia. Malinconico, cupo, claustrofobico e molto ambientale, ma come dicevamo a volte sa anche spiazzare come nella struttura di il verme non cade in cielo in cui la traccia ambientale viene tagliata ad accettate di sibili elettronici acuti senza per questo risultare forzata (e scusate se è poco). Un`uscita che non mi avrebbe stupito vedere su Eibon o su Malignant ma che allo stesso tempo si sente che riporta influenze del tutto esterne al genere e quindi tanto di cappello a Larva. Ad esclusione dei Corpo Parassita è difficile ricondurre Larva ad altri progetti musicali come Eyeless e Bophal in cui Bisani è coinvolto, ma questo non fa che confermare quanto si tratti di un autore molto malleabile (oltre che molto capace). La confezione nella sua semplicità è splendida e credo che la musica tanto come i titoli riportino all`immaginario simil infantile ma allo stesso tempo tetro e/o triste che compare spesso nei suoi lavori. Avete presente quando si dice che le grandi cose si nascondono in quelle piccole? Forse Larva ed i lavori di 108 sono la dimostrazione concreta di quanto questa massima sia vera.
|