Autore disco: |
Klima |
Etichetta: |
Peacefrog (GB) |
Link: |
www.peacefrog.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2007 |
Titoli: |
1) The City 2) Fluorescent Stars 3) You Make Me Laugh 4) I Love That Day, 05 Her Love Is Happy 6) Never Ending, 07 Lady Of The Lake 8) Why Does Everything Have To End 9) The Third Man 10) Your Game Is Over 11) The Damage Is Done |
Durata: |
45:51 |
Con: |
Angèle David-Guillou, Jerome Tcherneyan, Guy Fixen, Christophe Rosin, Lou Ciccotelli, Gwen Cheeseman |
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l`incredibile talento di un angelo |
x Matteo Uggeri |
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Premetto di non essere un particolare amante delle voci femminili, tanto che di gruppi `a doppia voce` come i celebri Dead Can Dance (tra le chiare ispirazioni del progetto Piano Magic, di cui la qui presente Angèle è parte), preferii quasi sempre i brani cantati dalla profonda voce di Brandon Perry. Dico questo perchè troppo spesso (lo dico senza malizia) pare che una bella voce femminile possa donare spessore anche a musiche mediocri, quando invece per me non è mai stato così.
E` stato dunque con sincero piacere che in un passato recente mi sono lasciato catturare dalla splendida voce di questa cantante che ha regalato un`interpretazione straordinaria ad alcuni dei migliori brani scritti da Glen Johnson per i Piano Magic. Sono però rimasto con gli occhi e la bocca spalancata quando ho ascoltato per intero il suo disco solista a nome Klima, dove temevo, non supportata dalla scrittura del collega, si sarebbe forse adagiata ad indulgere sulla propria voce. Mi sbagliavo. Ogni cosa di questo disco (estremamente pop, per inciso) è esattamente al suo posto, a costituire un disco bello come pochi altri capolavori pop di questi ultimi anni; il merito va certo anche ad un altro importante membro dei soliti Piano Magic, quel Jerome Tcherneyan che, presenza oscura quanto un Martin Hannet del 2000, ha messo mano ad elettronica e mixer.
Passiamo dal generale al particolare, alle singole canzoni; difficile individuare delle cadute di stile, ma certo tra le migliori spiccano The Lady of the Lake, con i suoi archi puntuali e la ritmica sincopata, o l`iniziale e suadente The City, in pieno stile 4AD, la militaresca e disperata Why Does Everything Have To End, con chitarre alla Cure, oppure la struggente You Make Me Laugh, forse vicina ai migliori momenti dei Lamb. A questi ultimi ed alla troppo imitata Björk potrà forse rimandare, a tratti, Klima, la francese è però priva di tutta l`aura da poser dell`islandese e dei suoi abusati estremismi vocali. Il canto di Angéle è leggero, misurato, suadente senza voler essere sensuale, e la sua interpretazione ha un`aria estremamente `sincera` che conquista.
Giusto per finirla con questa mia apologia (la mia fidanzata potrebbe essere gelosa), chiudo dicendo che il disco ha più che superato anche la prova autoradio-viaggio-con-amici: piace praticamente a tutti, anche a coloro che a musiche così malinconiche non sono avvezzi, prova ne è il fatto che sulla copertina è incollato un agghiacciante adesivo che ci informa di come uno dei brani sia colonna sonora dello spot di un noto profumo. Nella mia ingenuità , fisso l`immagine della bella Angéle e spero che a lei di quel profumo non freghi nulla, e che si lavi col sapone di marsiglia... ma forse presto la vedremo su MTV a sculettare scollata, ed allora ci toccherà ricominciare a rovistare nel barile in cerca di un`altra eroina.
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