Autore disco: |
Ronin |
Etichetta: |
Ghost (I) |
Link: |
www.ghostrecords.it |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2007 |
Titoli: |
1) I pescatori non sono tornati 2) La banda 3) Mantra infernale 4) Il galeone 5) Portland 6) You need it, then it comes 7) L`etiope 8) Mar morto 9) Lemming |
Durata: |
46:02 |
Con: |
Bruno Dorella, Marco Anicio, Chet Martino, Enzo Rotondaro, Lorenzo Rizzi, Luca Galuppini, Nicola Ratti, Andrea Cajelli, Amy Denio, Giordano Geroni, Federica Maglioni |
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un viaggio |
x Alfredo Rastelli |
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Recensire i Ronin, dopo aver appena assistito ad un concerto degli OvO, non è certo la condizione ideale, considerate le enormi differenti dei due gruppi che, come punto in comune, hanno solo la figura (enorme, da tutti i punti di vista) di Bruno Dorella. Eppure è consigliabile, a mio avviso, aver ben presente, di una medaglia, entrambe le facce: distruzione e costruzione, sviluppo di relazioni interpersonali e ricerca del proprio io, sofferenza e liberazione, sono da sempre gli estremi entro i quali s`è mosso il personaggio in questione.
Per il secondo disco dei Ronin, gruppo da balera capeggiato appunto da Bruno Dorella, gravitano una ciurma di musicisti reclutata (quasi) ex novo, dalle idee e dai fatti ben chiari nella mente e nel corpo. Il nome del nuovo disco è significativo: il lemming è una sorta di criceto tendente alla solitudine e al suicidio, un po` come il Ronin, il samurai, e proprio come l`animaletto che da il titolo all`album, i Ronin si mostrano come una banda malinconica e zingara; ce la si immagina, solitaria e curiosa, muoversi tra territori sconosciuti e da esplorare. “Lemming” diventa così un viaggio lungo i sette mari, un dolce cullarsi sulle onde di ballate folk, dalla costa brasiliana (La banda) a quella americana (la cinematica I pescatori non sono tornati), passando per il mediterraneo (L`etiope), per le derive balcaniche (Il galeone), fino all`approdo in luoghi esotici (Portland). Questa dei Ronin è una musica dolcissima ed avvolgente, dal suono limpido e malinconico, con una serie di gemme di prim`ordine: la disarmante Il galeone con la magnifica voce di Amy Denio che canta in italiano (di questa deliziosa ballata potete vedere anche il video linkandovi al sito della Ghost records), la scheletrica e fantasmatica Mantra infernale, i dilatati arpeggi della conclusiva Lemming e la stravolta You need it, then it comes, brano scritto da Colleen Kinsella dei Cerberus Shoal ed eseguito dal solo Dorella. Un disco da ricordare.
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