Autore disco: |
Piana |
Etichetta: |
Noble (J) |
Link: |
www.noble-label.net |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2007 |
Titoli: |
1) 海と 2) ノルウェー 3) ふたり 4) 冬の花 5) 太陽 6) あじさい 7) 時がたてば 8) 優しい歌 |
Durata: |
36:55 |
Con: |
Naoko Sasaki, Seigen Tokuzawa, Gen Saito, Kyo Ichinose, Mio Okamura, Toshihiko Kageyama, Koji Uchiyama |
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una giapponesina che giganteggia come una vikinga |
x e. g. (no ©) |
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Torna Naoko Sasaki (aka Piana) con un terzo CD tutto giapponese, laddove i due dischi precedenti erano stati pubblicati anche dalla Happy (una sussidiaria della 12k). L`immagine di copertina, che la mostra mentre cammina in una spiaggia solitaria, lascia ben intendere la dolcezza e la serena malinconia che albergano nel disco che v`è contenuto. Di là il mare, di qua la sabbia, al di sopra il cielo... e al centro lei, con un vestitino bianco che ne lascia scoperte braccia, gambe, collo e testa... a piedi scalzi, naturalmente... nell`aria l`idea di una lieve brezza... nella sabbia orme di passi... orme di giochi... e digitalizzati ci sono cristalli di vento, di sole, di stelle, di corallo... se la vedesse Dante la eleggerebbe subito a sua musa ispiratrice. La tenera introduzione, con i suoi eterei colori mattutini, conferma in tutto e per tutto le impressioni preliminari. A dominare, ridotti i trattamenti digitali al pari delle screziature di copertina e messa in sordina qualche spigolosità , sono il violoncello di Seigen Tokuzawa ed il pianoforte di Kyo Ichinose, rincalzati qua e là da piccole dosi di chitarra arpeggiata e di violino, da una batteria leggera come quella che una volta si usava nei night club e dalle tastiere della stessa autrice. E poi la voce, che pare fragile ma fragile non è, quale arma principale di seduzione. E` il quid giapponese ad emergere, nel cantato infantile come nelle musiche dall`indole altrettanto innocente, ma sembrano chiari, volendo andare qualche passo più in là , anche i riferimenti alla tradizione francese, non tanto a quella degli chansonnier quanto a quella di sonorizzatori filmici come Francis Lai e Maurice Jarre. Tolti un po` di zuccheri, aggiunto un mood levantino, fatto un laborioso lavoro d`impasto, detto anche arrangiamento, e la pozione è pronta per le nostre orecchie che sorridono riconoscenti. Piana si tira fuori, come una splendida stella cadente, dal björkismo dilagante e dall`autoindulgenza del monotono cantautorato derivativo dalla tradizione country, fluttua en plein air e si concede (ci concede) un'opera classica. Sta a voi fare in modo che venga a posarsi nel vostro giardino.
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