Nasce una nuova serie di uscite in casa Last Visible Dog; da quanto si capisce sembra che tratterà musica generalmente descritta come avant-garde.
Vorrei subito precisare che il CD di Jack Wright lo dovreste comprare solo per leggere il bellissimo testo da lui scritto a presentare le registrazioni, a fare un bilancio della sua carriera, a guardarsi dentro.
Come un soliloquio. E, come tutti i profondi soliloqui, anche una lezione di vita.
Le cose che ho scritto per il libretto valgono anche per la sua musica: sax solo, sull`onda tra jazz, improvvisazione e rumorismo, ma la differenza e il vero valore della sua musica è che il nostro sta veramente dicendo qualcosa; resti lì impalato a ascoltare i suoi lunghi brani come se ti stesse raccontando una storia.
Anche il secondo CD ha a che fare con la comunicazione, ma in questo caso si tratta di dialoghi.
Ad un certo punto, in entrambe le tracce, i musicisti hanno così tanto da dire che devono metter da parte lo strumento per tornare alla voce.
Ecco il punto: tornare alla voce, tornare a usare il linguaggio per quello che sotto sotto è sempre stato, comunicazione e condivisione di storie.
Due grandi CD per riscoprire a cosa serve una lingua.
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