Mi viene da ridere. I bastonatori del progressive, dopo aver dovuto fare i conti con il ritorno del progressive stesso, devono oggi fare i conti con il ritorno dei supergruppi. E sono pure costretti a parlarne bene. Nient'altro che un supergruppo sono infatti questi Von Südenfed, poco importa se non vengono definiti come tali, chè semplicemente di questo si tratta. Non c'è differenza fra una formazione che comprende due componenti dei Mouse On Mars ed uno dei Fall, entrambe formazioni piuttosto blasonate, ed una formazione che comprende un componente dei Traffic, uno dei Family e due dei Cream, se non che gli uni si chiamano Von Südenfed e gli altri Blind Faith, e nel fatto che fanno una musica diversa (veroddio!, fra gli uni e gli altri sono intercorsi più di trent'anni). E, se ci pensate un attimo, non è un concetto da supergruppo anche quello che sta dietro all'acclamato "Ys" di Joanna Newsom.
Ma, siccome quello che conta non è tanto il nome quanto la sostanza, veniamo al sodo. I tre si incontrano in un terreno che riecheggia electro e hip hop, lezioni che conoscevamo a memoria e rispetto alle quali non mi sembra abbiano nulla di importante da aggiungere. Così come non sono una novità la voce del comandante Mark (sono quasi trent`anni che, fra alti e bassi, calca le scene) nè l`abilità in spippolamenti vari dei due tedeschi (il loro disco d`esordio è del 1994). Le uniche sorprese vengono da Chicken Yiamas (blues acustico dal piglio cashiano) e da Dearest Friends (un country allo stato quasi puro), dal momento che le voci recitanti sopra un motore che borbotta sullo sfondo (probabilmente un elicottero) di Jback Lois Lane mi sembrano il classico divertissement di riempimento e nulla più. Certo che una scaletta fatta di brani simili avrebbe gettato una diversa luce sui nostri eroi, anche se poi il disco sarebbe potuto risultare alla fin fine più brutto, ma forse questo è chiedere troppo perchè la ruggine non dorme mai.
“Tromatic Reflexxions” è un disco decente, dal momento che gli ingredienti sono di prima qualità , e magari servirà a mettere in comunicazione due pubblici finora quasi estranei l`uno all`altro quali devono essere quello dei Mouse On Mars e quello dei Fall. E, probabilmente, i tre si sono anche divertiti a farlo. Ma non credo di riuscire a trovare nessun altro senso in tutto ciò.
E con tanto di cappello a Beppe Riva che i supergruppi ed il progressive non li ha mai stroncati (o almeno non lo ha mai fatto a livello di semplice e stupida definizione).
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