Un pizzico alla volta anche il catalogo della mitica Ogun viene ristampato, e in questa occasione la scelta della Signora Miller cade nel giustamente valutatissimo “Ovary Lodge”. Si tratta dell`ultimo capitolo di una trilogia che aveva avuto come predecessori due dischi pubblicati su RCA: “Blueprint” accreditato al solo Keith Tippett (con Julie Tippetts, Roy Babbington al contrabbasso, mentre alle percussioni si alternavano Frank Perry e Keith Bailey) e “Ovary Lodge” (con i soli Keith Tippett, Frank Perry e Roy Babbington). In questo terzo episodio della saga, come il predente intitolato semplicemente “Ovary Lodge”, c`è il rientro in forza della Tippetts mentre al contrabbasso subentra il grandissimo Harry Miller. Si tratta del loro album più sperimentale e i quattro paiono essere in pieno trip free-psichedelico, con passaggi orgiastici segnati dalle dilatazioni della voce e dall`utilizzo di strumenti non occidentali quali harmonium, flauti di legno, er-hu, hsiao e shªng. Tutto ruota intorno alle splendide linee del contrabbasso di Miller ed alle percussioni di Perry, uno dei primi ad erigere intorno alla propria batteria un muro di campane, campanelli, gong e cimbali. Le registrazioni vennero effettuate in concerto alla Nettlefold Hall di Londra il 6 Agosto del 1975 e la stampa originale in vinile risale allo stesso anno. Il disco, considerato da molti come il capolavoro del gruppo (ma personalmente continuo a preferirgli “Blueprint”), è veramente ottimo e al suo interno è possibile discernere già quei modelli sonori che oggi sembrano molto in auge in ambito nu-folk (Larkin Grimm, Hertta Lussu Ässä, eccetera). Se siete in possesso del vinile originale tenetevelo stretto, altrimenti non esitate ad approfittare di questa ristampa compattata che, comunque, è sempre meglio di niente.
|