Dopo il disco dei The Terminals, che non ha riscosso molto successo qui su sands-zine, l`etichetta americana Last Visibile Dog ci riprova con altre due band neozelandesi, di ben altra pasta, che si vanno perfettamente ad integrare in certa tradizione musicale del continente di provenienza. Basterebbe leggere la firma in calce alle note allegate al cd dei rst, quella di Bruce Russell, per aver un`idea immediata di ciò che ci aspetta, così come leggere i nomi coinvolti nel progetto The Stumps. Esso è infatti una sorta di supertrio, composto da membri di Nether Dawn, Sandoz Lab Technicians, Gate, Seht, Pseudoarcana, Black Doned Angel e non solo. Insieme, i tre musicisti descrivono in musica le insidie che possono nascondersi in una `foresta nera`, tra rumori notturni (track 1) e incalzanti agguati sonori (track 3). Alla sezione ritmica, in alcuni frangenti molto rock e krauta, fa da contraltare una chitarra noise, tra l`acida psidechelia anni settanta (track 7), l`improvvisazione avant-rock (track; track 5) e le ficcanti evoluzioni noise dei maestri Dead C (track 8).
“Axes” è invece la nuova opera, per chitarre sole, di Andrew Moon, in arte rst, già autore di altri due lavori. Non pensate a Glenn Branca o cose di questo genere; non c`è niente di sinfonico nella musica di rst, almeno non come siamo abituati a pensarla. Le dieci tracce che compongono il cd sono suite ambientali, memori dell`esperienza dei minimalisti, dei compositori contemporanei (Morton Feldman e Arvo Part, per certa attitudine a centellinare i suoni), degli innovatori dello strumento passati e presenti come Keith Rowe e Oren Ambarchi nonchè dei seminali Dead C, punto fermo, come detto, per ogni sperimentatore neozelandese. Buono il primo, ottimo il secondo.
|