Da non molto tempo si sta sempre più diffondendo la produzione di CD-R da tre pollici, un formato certamente strano, fuori dalle logiche del mercato anche solo per una anti-ecomicità intrinseca in esso. Offre però degli oscuri vantaggi di natura artistica legati alla breve durata del lavoro cui sono costretti i musicisti. Il limite spesso è fonte di stimoli, e soprattutto in un campo, quello della drone music, dove a volte la prolissità è la norma, la scelta di pubblicare dischi che non superino i venti minuti di durata spinge ad una sinteticità che è certo pregevole.
Il primo dei due dischetti in questione vede un Fabio Orsi senza bisogno di conferme come uno dei musicisti dell`area sperimentale italiana più interessanti. Le due tracce scorrono senza nome, in crescendo lineari e stratificati: la prima accumula tensione, tra pulsazioni di basse frequenze in sottofondo, e la seconda si distende invece in ondeggianti melodie molto vicine al suono Kranky (chissà che Fabio non approdi presto alla storica etichetta...), soprattutto nelle chitarre che emergono nella densissima parte centrale, dal tono quasi lirico. Nella collaborazione con Valerio Cosi l`atmosfera è simile ma versa su suoni più crudi, a tratti cupi e graffianti, fino al punto in cui dal fondo emerge una ritmica brutale, secca, condita da voci filtratissime che appaiono e scompaiono tra echi spettrali. Certamente, una delle cose più vicine ai Throbbing Gristle di Heathen Earth ch`io abbia mai sentito. Anche qui poi atmosfere più dilatate e rilassate nella seconda parte, dove un pianoforte e delle voci ora meno spettrali (quasi angeliche) emergono in un magma di suoni stratificati.
Curiosamente le due releases, una su Akoustic Desease, l`altra su Palustre (entrambe etichette molto interessanti e che credo in futuro torneranno spesso su queste pagine), portano nel titolo dei riferimenti alle stagioni, il cui lento avvicendarsi sembra ben sposarsi con il fluire costante dei suoni assemblati con maestria dai due musicisti italiani. Vi consiglio vivamente di procurarvi questi due viaggi da venti minuti ciascuno e di ascoltarli in cuffia, con molta attenzione.
Dimenticavo: molto belle la confezioni, di cui solo in un caso possiamo mostrarvi la copertina effettiva (sotto). In quello del disco Palustre si tratta di cartoline d`epoca che cambiano di copia in copia, ognuna personalizzata e con timbri e scritte a mano. Follia, certamente, ma anche di questo è fatta l`arte.
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