Chi ha letto il nostro articolo su Tazartès saprà che la Alga Marghen aveva già ripubblicato i suoi primi quattro dischi (distribuiti in tre CD); e chi aveva cercato di procurarsi quei dischi saprà anche che la loro reperibilità era ormai diventata problematica. Ora quei tre CD sono stati ristampati, sempre su Alga Marghen, in un unico cofanetto che contiene anche un 3 pollici inedito (pressato però su un supporto da 5 pollici, ricordate la serie “20` to 2000” della Raster-Noton?). La Alga Marghen ha comunque dimostrato un certo rispetto per le tasche degli appassionati ed ha pubblicato il mini-CD anche singolarmente (quanti si comportano così? E poi magari si lamentano che il mercato discografico è in crisi!!!!!!!!!). Ma veniamo al contenuto: quattro diverse interpretazioni dello stesso tema registrate nel 1977 (le prime due) e nel 2005. Il secondo brano ha un`impronta organistica mentre gli altri sono chitarristici, più orientato sul noise il primo, desolatamente `desertico` il terzo e ad andatura circolare il quarto. L`uso della voce si confà al tema, passando da inquietanti strida infantili a inintelligibili gorgoglii subacquei. Davvero un bel regalo.
A rinfocolare le scarse uscite del musicista francese c`è pure un secondo 3 pollici racchiuso in un delizioso foglio di carta di riso con sopra riprodotto un dipinto di Sébastien Morlighem. Nel dischetto, meno astratto del precedente ma forse ancor più bello, vengono musicati e interpretati alcuni testi dei `maudits` Arthur Rimbaud e Paul Verlaine. In questo caso lo sfondo è inevitabilmente quello della `chanson française`, se pure gli arrangiamenti strumentali siano essenzialmente chitarristici e rimandino alla tradizione rock (dal blues elettrico al post-punk). Fa dovuta eccezione la pianistica e cabarettistica Le cœur volé. Se fossi in voi non mi lascerei sfuggire questo piccolo gioiello.
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