Autore disco: |
Duo Baars-Henneman // Queen Mab Trio // Conference Call |
Etichetta: |
Wig (NL) // Wig (NL) // 482 Music (USA) |
Link: |
www.stichtingwig.com www.482music.com |
Formato: |
CD |
Anno di Pubblicazione: |
2006 |
Titoli: |
1) eye dazzler 2) tackety dancing shoes 3) violetto rossastro 4) giallo di napoli 5) whirligig 6) ruby slippers 7) castle walk in herringbone suit 8) igor`s bransle 9) hisako`s body sway 10) sabbia 11) turkeytrot 12) grigio perla per noguchi 13) stof - to eiske- 14) horse dance // 1) thin air 2) vehement 3) drums and trumpets 4) hersenspinsels 5) nab mab 6) fluette et légère 7) skirmishes and sudden thrusts 8) tumulte 9) spiders fingers // 1) 29 shoes 2) liquid cage 3) circe dance 4) mala dr ole 5) as i wait |
Durata: |
57:52 // 42:40 // 50:36 |
Con: |
Ab Baars, Ig Henneman // Lori Freedman, Ig Henneman, Marilyn Lerner // Gebhard Ullmann, Joe Fonda, Michael Jefry Stevens, Gerry Hemingway |
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improvvisazioni più o meno calcolate |
x Alfredo Rastelli |
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“Stof” e “Thin air” sono le ultime due uscite, in ordine di tempo, dell`etichetta olandese dedita allo sviluppo e la diffusione di musica improvvisata e non, la Wing, rispettivamente ad opera del Duo Baars - Henneman e del Queen Mab Trio. Il primo di questi progetti formato appunto da Ab Baars, ai fiati, e Ig Henneman alla viola, si compone di quattordici composizioni improvvisate in cui gli strumenti dei due artisti si fiancheggiano prima, studiandosi a vicenda (tackety dancing shoes, violetto rossastro), fino a spingersi poi l`un l`altro in territori più impegnativi (i soli di whirligig, sabbia e igor`s bransle). Ab Baars, ai più conosciuto per i suoi trascorsi con la Instant Composers Pool Orchestra, e per svariate sue collaborazioni (vedi quella con i The Ex), è ormai un punto fermo del free olandese e Ig Henneman, conosciuta e stimata nell`ambiente, rappresenta il giusto stimolo per la realizzazione di improvvisazioni stimolanti e mai sopra le righe (l`ottima castle walk in herringbone suit). Gli eccessi sono per lo più riservati alle composizioni più elaborate, come nella lunghissima stof - to eiske-, in cui la viola della Henneman rivela anche influenze classiche (Stravinsky, Bartok). Non male.
La viola di Ig Henneman la ritroviamo anche all`interno del Queen Mab Trio, combo completato da due canadesi, Lori Freedman al clarinetto e Marilyn Lerner al piano. Anche qui la fattura delle improvvisazioni è di quelle cervellotiche, con riferimenti più marcati alla musica classica e alla contemporanea (l`apertura della title-track thin air e l`intera costruzione di hersenspinsels). Non a caso l`intero disco nasce come interpretazione dello scherzo da `Queen Mab` dal Romeo & Juliet di Hector Berlioz. E` in effetti questo un trio da camera che non lesina però energie quando si tratta di premere il piede sull`acceleratore, come nell`incalzante crescendo di vehement o negli stop & go emozionali di drums and trumpets, dove la sensibilità di queste tre musiciste si fa veramente sentire (magistrale la comunicazione strumentale di skirmishes and sudden thrusts e le delicatezze sonore di spiders fingers). Di bene in meglio.
Dall`Olanda passiamo agli Stati Uniti, nel Connecticut precisamente, dove ha preso corpo l`etichetta improjazz, 482 Music, da cui, sul finire del 2006, è uscito fuori “Live at the Outpost Performance Space” dei Conference Call, quartetto internazionale che vede annoverare tra le sue fila Gebhard Ullmann ai fiati, Michael Jefry Stevens al piano, Joe Fonda al basso e Gerry Hemingway alla batteria. Qui non ci sono distrazioni perchè il sound è marcatamente e sfacciatamente jazz. Le cinque tracce, come si può capire facilmente dal titolo del disco, sono estratte dal vivo, nell`ambito dell`Outpost Performance Space, e sono mediamente molto lunghe. L`assalto sonoro di 29 shoes apre sparato il disco con un free jazz solido che sul finire della performance si lascia andare a fraseggi melodici e soli di batteria; la potenza sonora è bilanciata dalla seguente liquid cage, una riflessiva ballad con il piano di Michael Jefry Stevens a farla da padrone. Sono questi i due estremi del disco che in mezzo ripropone ancora studiatissime melodie fuori tempo (circe dance) e libere interpretazione del free jazz di Ornette Coleman e Archie Sheep (mala dr ole e as i wait).
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