Il “de - tour” del titolo dovrebbe stare per `deutschland tour`, dal momento che questi brani sono costituiti da frammenti provenienti dal tour tedesco effettuato nel 2005 e rimanipolati successivamente in studio (ad eccezione di una pista che dovrebbe essere stata registrata in quel di Lisbona). Si tratta quindi di una mesticanza costituita attraverso processi produttivi tipici della musica elettro-elettronica: composizione su materiali pre-esistenti (anche improvvisati) e risistemazione in studio di registrazioni pubbliche. Il risultato è eccellente, e rappresenta addirittura uno dei più brillanti esempi del genere.
L`Ouvertüre, segnata all`inizio da un gracidare maniacale, mostra immediatamente le qualità di un suono rumorista, aspro e urticante. Non c`è soluzione di continuità fra le varie piste, e alcuni elementi di ognuna si protraggono nell`altra, ma si possono distinguere Stuttgart per una marcia più techno; Leipzig eins per un andamento sincopato e per la presenza di una voce orgasmica; Leipzig zwei per autentici vortici di suono che sprofondano in una sequenza ossessivamente ripetitiva; Lissabon per un mood iniziale più disteso e para-ambientale, con sullo sfondo una melodia popolare intonata da un coro vocale femminile, che cresce verso un parossismo sinfonico; e Köln, il capolavoro del disco, segnata dal suono di un corno che apporta un mood popolaresco ad una struttura di base molto ipnotica.
Si tratta di un occasione straordinaria per gli estimatori dei tre musicisti portoghesi, dacchè questa è l`unica loro realizzazione come trio - occasionalmente allargato a quartetto per la presenza di Fried Dähn (violoncello elettrico) e Harald `Sack` Ziegler (corno) rispettivamente nei concerti di Stoccarda e Colonia - seppure in passato Joaquim e @C abbiano già collaborato in numerose circostanze (tracce nei precedenti dischi degli @C), fra le quali va segnalato l`interessante progetto di Joaquim detto Naja Orchestra.
Bella ma scomoda la scatola in cartoncino grezzo della confezione.
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