Autore disco: |
Glaxo Babies // Au Pairs |
Etichetta: |
Cherry Red Records (GB) // Castle Music (GB) |
Link: |
www.cherryred.co.uk www.sanctuaryrecordsgroup.co.uk |
Formato: |
CD // 2 CD |
Anno di Pubblicazione: |
2006 |
Titoli: |
1) This Is Your Life 2) Stay Awake 3) Because Of You 4) Who Killed Bruce Lee 5) Avoiding The Issue 6) Police State 7) It`s Irrational 8) Burning 9) Flesh 10) She Went To Pieces (Live) 11) Christine Keeler 12) Nova Bossa Nova 13) Promised Land 14) Maximum Sexual Joy 15) This Is Your Vendetta 16) Seven Days 17) Shake (The Foundations) 18) Time Out: Lost Causes 19) Tell Me // 1) We`re So Cool 2) Love Song 3) Set Up 4) Repetition 5) Headache For Michelle 6) Come Again 7) Armagh 8) Unfinished Business 9) Dear John 10) It`s Obvious 11) Pretty Boys 12) Monogamy 13) Ideal Woman 14) You 15) Domestic Departure 16) Kerb Crowler 17) Diet 18) It`s Obvious 19) Inconvenience 20) Pretty Boys / 1) Stepping Out Of Line 2) Sex Without Stress 3) Instant Touch 4) That`s When It`s Worth It 5) Shakedown 6) Tongue In Cheek 7) Intact 8) Don`t Lie Back 9) America 10) Fiasco 11) No More Secret Lives 12) Runs With Honey 13) Hokka He Ha 14) Taking Care Of Him 15) What Kind Of Girl 16) Piece Of My Heart 17) Headache For Michelle |
Durata: |
74:44 // 76:08 + 78:50 |
Con: |
Rob Chapman, Dan Catsis, Tom Nichols, Geoff Alsopp, Charlie Llewellyn, Tony Wraften, Tim Aylett // Paul Foad, Lesley Woods, Jane Munro, Pete Hammond |
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luci e ombre dal settore delle ristampe |
x e. g. (no ©) |
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Va sempre fatta una certa attenzione accingendosi ad acquistare le cosiddette `ristampe`, soprattutto se queste riguardano il periodo della new wave, uno dei più disordinati nella storia della produzione discografica, con i materiali dispersi in LP, EP, singoli, compilation e quant`altro. Se questo malcostume, lo stesso brano veniva venduto agli appassionati più e più volte, poteva essere giustificato nel momento in cui la scena era attiva non lo è certamente oggi che si tratta di mettere ordine dando una rilettura storica a quegli anni così turbolenti.
Il CD dei Glaxo Babies recita “The Bewilderbeat Years 1978-1980”, ma in realtà raccoglie solo una parte dei materiali pubblicati in quel periodo per i marchi Heart Beat e Radar Scope Records. In particolare “Put Me On The Guest List”, la cui immagine di copertina è impressa nella patina del CD, non viene riproposto per intero e da “Nine Months To The Disco”, che viene considerato il capolavoro del gruppo, sono ripresi solo 5 titoli su 12. La prima parte del CD è composta da brani prematuri che non giustificano affatto lo status di `leggenda` formatisi attorno al loro nome. Soprattutto la voce, che risulta amorfa, è inefficiente e inadeguata; ne prendono forma canzoni che stanno in una via di mezzo fra i Joy Division ed il Pop Group, senza però possedere nè il pathos degli uni nè la forza selvaggia degli altri. Le cose cambiano nella seconda parte del CD, complici l`inserimento di fiati dissonanti, una maggiore disarticolazione della materia sonora ed un utilizzo più appropriato della voce (un ottimo esempio è rappresentato dal singolo Christine Keeler / Nova Bossa Nova), o meglio ancora nei brani tratti da “Nine Months To The Disco” (13->17) dove gli interventi vocali sono addirittura soppressi. Nell'insieme si tratta di una mezza fregatura.
La vicenda degli Au Pairs scorre praticamente inversa a quella dei Glaxo Babies, e agli ottimi primi dischi fa seguito una fase sempre più `sperimentale` e sempre meno convincente. Il gruppo, trascinato dalla voce della femminista Lesley Woods, agì nei primissimi anni `80 anticipando di ben due lustri il fenomeno delle `riot grrrl` e pubblicando una manciata fra singoli, Ep ed album su minuscole etichette indipendenti come 021 Records, Human Records e Kamera Records. Questo CD raccoglie praticamente tutta la loro discografia, compresi i brani di una Peel Session, alcuni demo del 1983, un inedito registrato in studio e l`unico titolo altrimenti inedito presente in “Live In Berlin” (ristampa legale del bootleg “Equal But Different”); tre dei brani sono addirittura proposti nella doppia versione EP / LP, singolo / LP e EP / Peel Session (si tratta di Headache For Michelle, It`s Obvious e Pretty Boys). Il primo EP e la Peel Session hanno un carattere più punk con punti di forza in Monogamy e You. Nel singolo Diet / It`s Obvious, il loro punto più alto, viene imboccata la strada del più classico post-punk: influenze mutuate dalla musica giamaicana, atmosfere più lente, malsane, nervose e tipiche progressioni con improvvisi flash abbaglianti. Il primo LP “Playing With A Different Sex”, pur non ripetendo l`exploit del singolo dal quale viene comunque ripresa It`s Obvious, prosegue nella stessa strada con punti di forza nella p.i.l.losa Headache For Michelle, nella `giamaicana` Dear John e nella ripresa di Repetition dal repertorio di David Bowie (era in “Lodger”, secondo me il suo miglior disco; fateci un pensierino anche se, come me, non avete mai provato una particolare simpatia per il trasformista inglese). La seconda fatica degli Au Pairs, “Sense And Sensuality” del 1983, è più sperimentale ed elaborata, con l'inserimento dei fiati e una maggiore attenzione alla singolarità dei suoni, ma il risultato finisce con l`essere fin troppo rilassato e non guadagna certo in originalità quello che perde in immediatezza. E` comunque possibile ascoltare ancora brani di classe superiore come Stepping Out Of Line, Sex Without Stress e America. Un'ultima annotazione riguarda l`unico titolo estrapolato da “Live In Berlin”, poichè si tratta di un`ottima versione della celebre Piece Of My Heart che ben ricorderete nell`immortale interpretazione della Joplin. Un`ottima operazione archeologica che pone un punto definitivo sulla storia del gruppo e sulla quale fareste bene a mettere le mani.
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