Di solito menziono la grafica dei dischi a fine recensione, ma in questo caso è la prima cosa che colpisce: buffi ed inquietanti ghirigori serializzati, simili a disegni naif di una qualche dimenticata o mai scoperta tribù africana, riempiono ogni angolo (poster incluso) di questo digipack sontuoso da esporre con orgoglio nella propria collezione di dischi. La musica non è poi molto distante, a livello strutturale, dai disegni che la impacchettano: volute nervose che si ripetono, si attorcigliano su se stesse, saltellano, vagano impazzite per pochi istanti per poi riorganizzarsi, più compatte, in martellamenti seriali di chitarre, basso, e batteria instancabili. Nulla di eccezionalmente nuovo, ma certo una musica al tempo stesso nervosa e gioiosa, che vede nel primo e nell`ultimo brano del disco (la sognante e brevissima Centipede e la melodica People Stay Awake, con Bob Crow alla voce) i suoi momenti migliori, senza dimenticare il delizioso interludio di ...Out Dream, due minuti e poco più di un sinth che potrebbe essere uscito da “Half Mute” dei Tuxedomoon.
In definitiva, un ottimo disco di rock articolato ed ipnotico, con il solo difetto di scorrere un po` troppo omogeneo dall`inizio alla fine, ma forse è una caratteristica voluta che si riallaccia di nuovo ai disegni quasi ossessivi di cui sopra (ad opera di Joileah Maddock, anche chitarrista del gruppo).
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