Qual è la 'possible music' di un futuro post-diluviano, quando le acque si ritirano e la terra torna a sorridere, mentre la memoria indugia nel ricordo delle sventure appena trascorse e le speranze vanno ad un futuro che appare radioso e nel quale la vita scorre in armonia con il cosmo, e gli unici profumi che si sentono sono quelli delle violette e dell'innocenza? Ebbene, la musica che immagino di poter ascoltare in un quadro celestiale di questo tipo assomiglia molto a quella dei Comaneci.
“Volcano” è la prima pubblicazione in CD del trio ravennate... la terza, considerando due mini CD-R eponimi autoprodotti (del secondo, che venne proposto da Sergio Eletto come disco top, potete trovare la recensione nei nostri archivi relativi all`anno 2006)... o la quarta, considerando la partecipazione alla colonna sonora di “Provincia Meccanica”. Ma primo, terzo o quarto che sia, “Volcano” avrà senz`altro una distribuzione migliore e, di conseguenza, è destinato a far conoscere il gruppo ed il suo avant-folk minimale presso una più ampia fetta di pubblico.
La loro musica, dolcissima e sussurrata a bassa voce, ruota attorno al centro di un suo mondo rappresentato dal violoncello di Jenny Burnazzi, autentica forza motrice alla cui corte danzano la chitarra e l`armonica di Andrea Carella e la voce di Francesca Amati (entrambi encomiabili per una sobrietà che mai viene meno o travalica le righe del buon gusto), ed è proprio questo antico strumento che spesso detta le linee melodiche e/o si lascia possedere da impercettibili fremiti di drammatizzazione volti a innervosire leggermente l`inguaribile delicatezza di fondo.
Alcune di queste caratteristiche possono far pensare a Cat Power, ma in realtà le differenze sono enormi, ad iniziare dalla voce di Francesca Amati che è estremamente solare e non angustiata come quella di Chan Marshall (d'altra parte lei è romagnola verace), e inoltre le canzoni dei Comaneci sono molto più elaborate rispetto a quelle della cantautrice americana. La capacità di scrivere grandi canzoni è, in effetti, uno degli elementi più forti della pietanza offertoci dal trio. Se mai un paragone sembra azzeccato è quello con la `brightness` dei Mazzy Star, e basta ascoltare Summer It o (soprattutto) One Night per farsene una ragione. E il rischio maggiore che i Comaneci sembrano correre, dal momento che la loro musica viaggia in bilico sul filo del rasoio, è proprio lo stesso che fregò il gruppo di Hope Sandoval fin dal secondo disco, e consiste nel perdere l`equilibrio (al momento tanto precario quanto ammirabile) e la misura, precipitando di conseguenza nel pantano delle leziosità . Ma i tre sembrano essere talmente vaccinati da poter correre il rischio tenendo lontano il mostro, e l`aver inserito nel CD tre brani (gli ultimi) in versione demo, così come l`aver preparato delle buste di stoffa cucite a mano nelle quali inserire la graziosa confezione in cartone disegnata dall'accoppiata Maicol & Mirco, potrebbe servire proprio a rassicurare i sostenitori dell`autoproduzione ad oltranza.
Anch'io voglio correre un piccolo rischio pronosticandogli un futuro brillante ed un notevole riscontro di pubblico, senza che questo abbia a compromettere più di tanto quelle che sono le loro personalità e le caratteristiche della loro musica; e a loro vantaggio ci sono indubbiamente ancora ampi margini d'azione, soprattutto considerando le enormi possibilità offerte da uno strumento come il violoncello che, per il momento, vengono sfruttate solo in piccola parte.
E, comunque vadano le cose, "Volcano" è un ottimo disco che, cosa rara di questi tempi, non contiene riempitivi di alcun tipo e rimarrà a testimonianza di un talento già maturo e di una riuscitissima reazione alchemica ed umana fra tre personalità artistiche dotate di una notevole sensibilità musicale. Per concludere voglio citare, estrapolandole dal livello di eccellenza generalizzato, le due canzoni che preferisco: Housemate, una specie di valzer destrutturato, e I'll Be Back Soon, un country evoluto che non avrebbe sfigurato affatto in “Miami” degli indimenticabili Gun Club.
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