L`ascolto di questo CD da adito ad una doppia soddisfazione: da una parte ritroviamo la voce di una Madame P `inverzicolita` da una splendida verve, dall`altra ritroviamo una registrazione effettuata durante la passata edizione di `Scatole Sonore` in grado di confermare la bontà di quella rassegna. E il fatto che la pubblicazione sia avvenuta in Inghilterra, se pure in CD-R, potrebbe dar stimolo ad un terzo motivo di soddisfazione, soprattutto se consideriamo che parallelamente con essa c`è stata per la `tigre di Vigevano` una calata concertistica in `terra d`albione` mentre si vocifera di una sua collaborazione con John Godbert (degli Skullflower e Vibracathedral Orchestra) che speriamo vivamente di veder andare in porto. Il disco ce la presenta, in linea di massima, nel terreno che le è più congeniale, quello della canzone in forma scarna, seppure a tratti possano individuarsi motivi di artefazione alla Björk od alla Niobe. E magari è proprio questo che esula dalla mia comprensione, il perchè a volte si complichi la vita alla ricerca di percorsi artificiosi e contorti quando le cose che più funzionano sono quelle più `semplici` (da non leggere come sinonimo di `banali`) come il secondo pezzo, laddove è una sorta di `purezza` vocale a guidare il gioco, a plasmare la melodia, a piegare frasi e parole come fossero giunchiglie, e infine ad intrecciarle in manufatti tanto `poveri` all`apparenza quanto `ricchi` nella sostanza. Sirene si nasce.
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